Modica, dieci anni fa ci lasciava Ciccio Belgiorno: una poesia per ricordarlo
Il 16 ottobre di dieci anni fa ci lasciava Ciccio Belgiorno, giornalista e scrittore modicano, innamorato di Modica, descritta in maniera poetica e, nello stesso tempo, in modo realistico. Ma non solo: con una prosa cruda ed essenziale, senza risparmiare critiche ad una città che Ciccio avrebbe voluto sempre più bella. In occasione dei funerali, celebrati a San Pietro il 17 ottobre, l'avvocato Raffaele Pluchino, uno dei tanti amici, scrisse una poesia dedicata a Ciccio e letta dall'attore Giorgio Sparacino. Nuovo Sud la propone in ricordo di un uomo di cultura come Ciccio.
Apritela tutta, vi prego,
questa Città mia amatissima,
Modica, Mothuca – piccola,
e guardatela bene, se dentro
non c’è il mio cuore incantato,
radice del mio tempo finito,
respiro di te, Monserrato!
Apritelo questo mio cuore,
piccola fiamma, cometa,
canto e amaro sorriso,
violino che mai mi s’ acqueta
sull’ultima nota provata
che dice “Città mia perduta”,
che canta “Città mia trovata”!
Contate i miei giorni felici,
contate i miei passi leggeri,
le scale infinite dei sogni,
discese da giovane, ieri!
O Chiese e palazzi barocchi,
fantastici giochi d’amore,
colline, montagne ai miei occhi,
coprite per sempre il mio cuore!