A Pachino e a Portopalo è allarme randagismo: "Subito un canile"
Nel raggio di undici chilometri tra Portopalo e Pachino e in altre contrade come Costa dell'Ambra, Granelli, Morghella e Isola delle Correnti, oltre ai sacchetti dell'immondizia gettati ovunque, c'è un altro particolare che non sfugge. Un branco composto da circa dodici cani randagi si appresta a banchettare in una delle micro discariche a cielo aperto a Morghella e in altre località balneari tra Pachino e Portopalo. Non bastava il problema del sacchetto selvaggio gettato ovunque, adesso ci sono pure i cani randagi che si avventano sui cumuli dell'immondizia, facendo poi uno scempio e aumentando il rischio igienico-sanitario.
L'amministrazione comunale in questo week end sta cercando di arginare il fenomeno dei sacchetti gettati ovunque con interventi e sanzioni fino a 3.000 euro, ma oltre al problema rifiuti pare che il randagismo non sia da sottovalutare. Quest'anno, infatti, nella stagione estiva i randagi hanno invaso pure le spiagge a gruppi di tre, quattro e si tratta di cani che non sono microcippati e potrebbero arrecare danni alle persone. Qualche mese fa il coordinatore del M.A.P Giordano di Raimondo Metallo si era espresso in merito all'argomento randagismo: "Serve subito un canile e meno propaganda politica" aveva detto Di Raimondo Metallo, mentre dall'amministrazione comunale di Pachino il primo cittadino Roberto Bruno assicura che l'iter per la realizzazione di un canile è già in cantiere con un progetto dal costo di 180mila euro realizzabile in contrada Coste e con un rifugio per animali finalmente anche a Pachino. Tutto questo accadeva lo scorso giugno, nel frattempo tra emergenza rifiuti e flussi turistici consistenti, i randagi hanno continuato le loro scorribande sulle montagne di rifiuti. I cittadini si chiedono se esista una normativa contro il randagismo: certo che sì, ma i comuni necessitano di un canile che verrà costruito quando? Una struttura capace di accoglierli, curarli e magari trovare per loro una famiglia, ma in questo modo e in queste condizioni si può solo parlare di carenza igienico sanitaria.
Giuseppe Campisi