La nazionale azzurra torna in campo, Mancini chiede pazienza
Calma e gesso predica Roberto Mancini per la sua Nazionale. ''Anche se la pazienza non è un termine contemplato nel nostro calcio'' sospira il commissario tecnico in attesa dell'amichevole con l'Ucraina mercoledì a Genova, ''dove cercheremo di portare qualche ora di gioia ad una città colpita da una tragedia''. E soprattutto a pochi giorni dalla trasferta in Polonia decisiva per i piazzamenti in Nations League. Il rischio retrocessione è dietro l'angolo per gli azzurri che hanno pareggiato all'andata con la stessa rappresentativa polacca e perso in casa del Portogallo campione europeo in carica, ma è una prospettiva che per adesso non sembra preoccupare il ct: ''Siamo ancora in ballo nella Nations League e comunque il nostro vero obiettivo è qualificarci per l'Europeo 2020, abbiamo intrapreso una strada non semplice però sono convinto che possa essere quella giusta, non dimentichiamoci che contro i portoghesi abbiamo giocato con una squadra Under 23''. Per questo motivo servono tempo e pazienza, fa capire di nuovo, senza contare che dopo la mancata qualificazione in Russia l'Italia ha bisogno di ritrovarsi e ritrovare l'antico prestigio: ''Non andando al Mondiale in effetti un po' l'abbiamo perso, adesso abbiamo scelto di puntare sui giovani per cercare di riportare questa Nazionale dove stava, tra le migliori al mondo. Di certo per riuscirci bisogna dare di più, non basta il 70%''. Intanto il ct ha dovuto rispedire a casa per infortunio Romagnoli, Cutrone e D'Ambrosio sostituiti dal centrale della Samp Tonelli e dall'esterno del Valencia Piccini, un altro debuttante, ''che gioca all'estero e lo fa continuità'' ammicca Mancini. Il quale rischia pure di dover rinunciare a Zaza uscito in anticipo dall'allenamento per un problema al polpaccio sinistro (domani mattina la risonanza): considerando che per ''scelta tecnica'' sono stati esclusi Belotti e Balotelli (''Non sono in un gran momento di forma ma fanno parte del gruppo e come saranno al 100% torneranno, non chiudo le porte a nessuno'') l'attacco azzurro rischia di finire in emergenza nonostante un brillante Insigne che nel Napoli di Ancelotti gioca seconda punta (''Dovrò tenere di conto le indicazioni che arrivano dal campionato: Lorenzo sta giocando nella posizione ideale''), Immobile e Chiesa, quest'ultimo definito ''un ragazzo per bene e in prospettiva uno dei migliori di questa Nazionale'' dopo l'accusa di Gasperini di essere un simulatore. Oltretutto urge risolvere quanto prima il problema del gol: ''Succede in qualche periodo di farne pochi poi però di colpo la situazione può cambiare, qui abbiamo giocatori capaci, sono sicuro che ne usciremo presto'' assicura il ct che poi risponde alle voci su un prossimo approdo in nazionale di Allan (''Ho letto ma non ho mai parlato di questo'') e ricorre ad una battuta su quelle relative ad un futuro azzurro di Marotta: ''Perché, è tornato a giocare?''.