Tribunali minori, appello al premier Conte per incontrare il ministro
Si sta rivelando molto più difficile e complicato del previsto il percorso politico-istituzionale che dovrebbe portare ad un confronto tra il Coordinamento nazionale dei comitati per la riapertura dei Tribunali minori soppressi e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Un incontro chiesto prima dell’estate e ancora non calendarizzato.
Per cercare di sbloccare la fase di stallo, è sceso in campo anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier ha, infatti, incontrato, domenica scorsa, a San Giovanni Rotondo, il presidente del coordinamento nazionale, Pippo Agnusdei. Ed è stato proprio Agnusdei a chiedere l’intermediazione di Conte per accelerare i tempi del confronto con il ministro Bonafede. L’incontro tra Agnusdei e Conte – viste le difficoltà per pianificare il faccia a faccia con Bonafede – è avvenuto in un luogo simbolo, aduso ai miracoli, che potrebbe essere di buon auspicio, magari con l’intercessione di Padre Pio, senza, naturalmente, voler essere irriverenti verso il Frate di Pietrelcina.
Nessuna notizia, intanto, dell’esito della gara di appalto indetta dal Ministero per l’affitto di nuovi locali da adibire ad uffici giudiziari di Ragusa, vista la certificata inadeguatezza dell’immobile di via Natalelli che ospita il Tribunale.
Il bando di gara sarebbe stato giudicato poco trasparente per i requisiti richiesti che corrisponderebbero ad un solo, grande edificio nella zona della stazione ferroviaria di Ragusa. Le buste sono state aperte il 6 marzo scorso, ma a distanza di sei mesi, non si conosce ancora l’aggiudicatario dell’appalto che inciderebbe sulla spesa pubblica per una somma di oltre 500.000 euro l’anno. Un altro elemento che giocherebbe a danno della spending rewiew che ha ispirato la chiusura dei Tribunali cosìddetti minori, accorpati a quelli dei capoluoghi di provincia. Ricordiamo che in Sicilia sono interessati alla riapertura i Tribunali di Modica, Nicosia e Mistretta.