In fiamme l’ex scuola “Brancati” a Librino: "Recuperare la struttura"
"Quello che è successo ieri nell’ex scuola “Brancati” di Librino è un fatto assolutamente deprecabile che non può passare in secondo piano". Così, in una nota, il consigliere comunale Luca Sangiorgio. "Il rogo scoppiato all’interno di uno degli edifici - si legge - con le fiamme alimentate dai documenti e dalla spazzatura presente, è il segnale di come l’intera area resti ancora in mano della microcriminalità che qui ha distrutto e trasformato l’impianto in una enorme discarica. E’ tempo di dire basta a tutto questo. Luca Sangiorgio in qualità di capogruppo “Salvo Pogliese Sindaco- Una scelta D’amore per Catania” e di componente della commissione Sport, Cultura e Politiche Giovanili sottolinea l’importanza che questi impianti possono avere nel riscatto sociale di un territorio vasto come Librino. Le fiamme di ieri potevano propagarsi nei terreni abbandonati circostanti mettendo in serio pericolo l’incolumità delle migliaia di famiglie che abitano nel rione".
"Ecco perché diventa fondamentale che il rogo di ieri debba essere la molla definitiva verso un cambiamento di rotta - prosegue ancora la nota - e l’inizio di un percorso virtuoso che restituisca il plesso ai catanesi. Nello specifico l’ex scuola “Brancati” dello Stradale San Teodoro possiede un campetto di calcio e una palestra che restano comunque in buone condizioni se consideriamo il contesto in cui si trovano. Proprio da qui potrebbe partire il piano di riqualificazione che, passaggio dopo passaggio, con la collaborazione di associazioni e società sportive, potrebbe portare definitivamente al recupero dell’intera area. Un centro di aggregazione per i giovani del quartiere con la possibilità di destinare una parte dell’edificio principale ad uffici comunali con grosso risparmio nel contesto dei fitti passivi che Palazzo degli Elefanti deve affrontare ogni mese. Chiusa definitivamente a luglio del 2013, l’ex plesso della “Brancati” è stato al centro di percorsi procedurali tortuosi e lunghissimi. Oggi la priorità è quella di garantire un minimo di vigilanza dell’impianto. Un primo passo a cui seguirà la richiesta del sottoscritto ai colleghi della VII commissione comunale Sport, Pubblica Istruzione, Cultura e Politiche Giovanili di una seduta itinerante, con tecnici ed esperti, per cercare di rimarginare quella che resta una delle più grandi ferite aperte di Librino."