Mafia e droga a Catania, arrestati 8 del clan Cappello-Bonaccorsi
Blitz antidroga nel quartiere di San Cristoforo a Catania. Otto persone ritenute parte della cabina di regia dello spaccio di stupefacenti, sono state arrestate tra Catania, Siracusa e Palermo. Per gli inquirenti sono tutti riconducibili al clan "Cappello-Bonaccorsi", e ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti con l'aggravante del metodo mafioso. Le indagini della compagnia carabinieri di Catania piazza Dante, hanno consentito, tra l'altro, di evidenziare la pervasiva attivita' di controllo territoriale, la gestione dei flussi di denaro e droga da e per le piazze di spaccio di pertinenza del clan. All'operazione hanno partecipato oltre 50 militari dell'Arma del comando provinciale di Catania. A gestire per conto del clan Cappello-Bonaccorsi l'attivita' di spaccio era Salvatore Massimiliano Salvo. Era lui con altri sette personaggi chiave della criminalita' organizzata a curare lo spaccio nelle piu' fiorenti "piazze" della citta'. Un blitz dei carabinieri della compagnia di piazza Dante ha bloccato l'attivita' nel quartiere San Cristoforo gestita da Giovanni Geraci che agiva con la collaborazione diretta di Salvatore Panassiti , il quale, benche' ristretto in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione in via Santa Maria delle Salette, rappresentava un punto di riferimento logistico importante per le riunioni del gruppo e per il passaggio di denaro, sostanze stupefacenti, documenti di interesse. Le indagini, avviate proprio a seguito del rinvenimento in casa di Panassiti di cocaina, denaro e un "libro mastro" contenente appunti relativi alla gestione dei flussi di denaro e alla distribuzione della droga nelle piazze di spaccio di pertinenza del clan, hanno consentito, tramite appositi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, video-riprese, intercettazioni e riscontri specifici con sequestri di sostanze stupefacenti - di accertare la sussistenza di un forte vincolo associativo la cui riconducibilita' all'organizzazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi veniva corroborata da dichiarazioni di collaboratori di giustizia. In manette Carmelo Andrea Musumeci di 36 anni (detenuto), Santo La Ferlito di 29, Giovanna Carmelina Bartolotta di 49 gia' ai domiciliari e rinchiusa a carcere, Giovanni Geraci di 39, Salvatore Panassiti di 34, Gaetano Lauceri di 29, Maurizio Barone di 36 e Carmelo Pulvirenti di 47.