Diciotti, convalidato a Messina il fermo per i quattro scafisti
Restano in carcere i quattro migranti sottoposti a fermo perche' considerati i presunti scafisti del gommone salvato dalla nave 'Diciotti', della Guardia Costiera, il 16 agosto scorso. E' quanto deciso dal gip di Messina, Tiziana Leanza, che ha convalidato il provvedimento a carico di tre egiziani - due 23enni e un 39enne - e di un 25enne del Bangladesh, per associazione finalizzata alla tratta di persone, violenza sessuale, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e procurato ingresso illecito, applicando la custodia cautelare in carcere. Il gup ha inoltre dichiarato la propria incompetenza per territorio, disponendo la restituzione degli atti alla Procura di Palermo che aveva aperto un'inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla tratta di essere umani. I tre egiziani e il cittadino del Bangladesh erano stati trasferiti a Messina, nel centro di prima accoglienza, insieme agli altri migranti che erano sbarcati a Catania dalla nave Diciotti nella notte tra sabato e domenica. Per i quattro erano stato poi disposto il fermo e il trasferimento nel carcere di Gazzi dove, sentiti dal gip, si sono difesi respingendo le accuse. Contro di loro le dichiarazioni di altri migranti che erano a bordo del gommone. Le undici donne hanno riferito di stupri nei centri di raccolta libici.