Caporalato, blitz dei sindacati a Corleone: "Braccianti sfruttati"
"Abbiamo verificato una condizione di sottosalario generale nella campagna palermitana, senza grandi distinzioni tra le paghe date ai migranti e quelle dei lavoratori autoctoni". Lo dice il segretario generale della Flai Cgil Palermo Dario Fazzese a conclusione della due giorni di campagna informativa #restiamoincampo a Corleone contro lo sfruttamento e per la diffusione dei diritti dei braccianti agricoli. Oggi all'alba il sindacato ha effettuato un giro tra bar e panifici del paese, intercettando i lavoratori prima del lavoro. "L'accoglienza e' stata positiva - racconta Fazzese - Ci hanno ribadito che e' importante la nostra presenza sul territorio. La condizione diffusa di sottosalario e del mancato rispetto dei contratti, che abbiamo registrato a Corleone cosi' come nel resto della provincia palermitana, e' figlia della crisi del mondo agricolo, che si scaglia sull'ultimo anello della catena, i lavoratori". La campagna informativa quindi si e' spostata nelle campagne. Ai lavoratori incontrati nei campi e' stato diffuso il materiale informativo in cui si spiega ai braccianti che assieme a una giusta paga hanno diritto di richiedere al datore di lavoro la disoccupazione agricola, prestazioni economiche come gli assegni familiari, le prestazioni integrative del fondo Fisa e le integrazioni al salario della Cassa Cila. "Il nostro lavoro non si ferma qui. Rimaniamo un saldo punto di riferimento per qualsiasi lavoratore che voglia rappresentare al sindacato le proprie difficolta' e i propri bisogni - aggiunge Fazzese - Faremo altre iniziative di diffusione delle informazioni col sindacato da strada oltre a garantire quotidianamente con i nostri presidi territoriali e le nostre Camere del lavoro una presenza continua e una vigilanza per il rispetto dei contratti, dei salari e dei diritti".