Pachino, ritirato il piano triennale delle opere pubbliche: opposizione inferocita
A Pachino arriva puntuale l'ennesima bagarre in seno al consiglio comunale, che si aggiorna dopo la seduta di Lunedi 27 agosto scorso sospesa per mancanza del numero legale. Infatti nella serata di ieri l'ennesimo colpo di scena con il ritiro del punto riguardante il project financing, relativo al piano triennale delle opere pubbliche, da parte del primo cittadino Roberto Bruno. La motivazione è sempre la stessa e riguarda effettivamente quei numeri in maggioranza che il sindaco Bruno non ha più. Una maggioranza ormai ridotta all'osso e che ha costretto le forze di opposizione a chiedere nuovamente le dimissioni dell'intera giunta comunale o di quello che ne è rimasto, visto che per l'ennesima volta il sindaco Bruno non può disporre di un ampio margine di consensi in seno all'aula consiliare. Durissima la reazione da parte delle forze d'opposizione, dove, tra l’altro, si registra l'assenza del consigliere forzista Alessandro Runza, assenza che non pregiudica le posizioni del gruppo d'opposizione che ha fatto fronte unito nel chiedere le dimissioni del sindaco Bruno. "Abbiamo sempre rilevato - spiega Corrado Quartarone - le anomalie sulla convocazione del consiglio comunale da parte del presidente Borgh non in sintonia con il T.U.E.L, ora ci troviamo di fronte all'ennesima vergogna e con un bando perso a causa dell'incapacità amministrativa di questa giunta". Sulla stessa lunghezza d'onda interviene il consigliere Ristuccia in forza al movimento sociopolitico Cambiamenti: "Questo Sindaco sta arrecando danni all'intera comunità pachinese - tuona Ristuccia - che si dimetta" . Per il Map, il Movimento Autonomo Pachinese, si tratta dell'inconfutabile prova a dimostrazione che il sindaco ha preferito ritirare il punto sul project financing perché senza maggioranza. Ormai per i cittadini è lecito chiedersi se di fronte a questo caos politico amministrativo è ancora possibile governare la città di Pachino.
Giuseppe Campisi