Antonioli, comandante della Finanza a Caltanissetta
Cambio al vertice della Guardia di finanza di Caltanissetta. Alla presenza del comandante regionale, il generale Ignazio Gibilaro, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento tra i colonnelli Luigi Macchia e Andrea Antonioli. Macchia, ha ringraziato i militari per la collaborazione ricevuta e ha rivolto il suo saluto di commiato alle autorita' locali con le quali ha detto di avere instaurato "un rapporto di sinergica ed armonica cooperazione istituzionale finalizzata al perseguimento dell'interesse pubblico e delle esigenze di legalita' dei cittadini". Dopo circa tre anni lascia Caltanissetta per ricoprire analogo incarico presso il comando provinciale di Pavia.
Antonioli, e' nato a Venezia, ha 49 anni, e' sposato ed ha due figlie. E' nelle fiamme gialle da 28 anni ed e' laureato in Giurisprudenza e in Scienze della sicurezza economico-finanziaria. Proviene dal nucleo di polizia economico-finanziaria di bologna, dove negli ultimi 2 anni ha comandato il gruppo tutela entrate, fortemente impegnato nel contrasto all'evasione fiscale internazionale perpetrata dai grandi gruppi di imprese con sede nel capoluogo emiliano. Per il colonnello Antonioli si tratta di un ritorno in sicilia, avendo gia' prestato servizio a palermo, sul finire degli anni '90, nel grado di tenente, presso l'allora Nucleo regionale di polizia tributaria, partecipando all'esecuzione d'indagini a contrasto della criminalita' organizzata. durante la sua carriera, tra l'altro, ha maturato un significativo periodo di servizio presso il comando generale della guardia di finanza di Roma, occupandosi dello sviluppo di nuove tecnologie e dei sistemi informativi in uso al corpo ed ha comandato, per cinque anni, tra il 2010 e il 2015, il Nucleo di polizia tributaria di Arezzo, dirigendo, tra l'altro, rilevantissime indagini a contrasto del traffico illecito, anche a carattere transnazionale, di metalli preziosi.
Nel discorso d'insediamento, il nuovo comandante provinciale ha assicurato "il massimo impegno e la ferma volonta' di adempiere alle responsabilita' del nuovo incarico con entusiasmo e assoluta dedizione, dichiarando di voler proseguire, nel solco tracciato dall'eccellente operato del colonnello Macchia, nella rilevata virtuosa collaborazione con le altre istituzioni".