Genova, terza notte di scavi: una decina di dispersi
A tre giorni dal crollo del ponte di Genova si cercano ancora una decina di dispersi, si celebrano i primi funerali di chi preferisce una cerimonia privata alle esequie di Stato e la politica si scontra sul tema della revoca delle concessioni alla società Autostrade. Per la terza notte consecutiva, i vigili del fuoco hanno lavorato con ruspe e martelli pneumatici per cercare di aprirsi un varco tra gli enormi blocchi di cemento. Due i punti su cui si stanno concentrando le ricerche delle persone che ancora mancano all'appello, il basamento del pilone crollato, all'altezza dell'argine sinistro del Polcevera, e il blocco di ponte lungo una ventina di metri precipitato dopo essersi cappottato sulla ferrovia. L'enorme blocco di cemento piantato in mezzo al torrente come un monolite, è stato abbattuto. Stamattina si è sviluppato un piccolo incendio, subito messo sotto controllo dai vigili del fuoco. Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture precisa che 'qualsiasi verifica strutturale sulle opere in concessione' è compito 'del concessionario' e spiega che 'i controlli del concedente sono prioritariamente rivolti all'ottemperanza degli obblighi convenzionali'.