Siracusa, nuove prescrizioni a chi vende alcolici e cibo: "Tenere pulita la città"
I titolari di attività in cui si somministrano alimenti e bevande da oggi dovranno attenersi a comportamenti consoni a mantenere la città più pulita. Lo stabilisce un'ordinanza predisposta dal settore Ambiente e firmata dal sindaco, Francesco Italia. L'atto si inserisce nel filone dei provvedimenti sul decoro urbano che ha già prodotto altre due ordinanze più mirate su Ortigia, una sugli artisti di strada e l'altra volta a vietare comportamenti inadeguati ai luoghi. La nuova misura si occupa di igiene e salute pubblica e mira a contenere l'abbandono dei piccoli rifiuti in prossimità di punti, fissi o ambulanti, per la vendita e il consumo di alimenti e bevande.
Tre le prescrizioni previste: collocare almeno due contenitori per la raccolta differenziata (a tre scomparti) di capacità adeguata all'attività; svuotare i contenitori durante l'orario di apertura e prima della chiusura notturna e rimuovere bottiglie e ogni tipo di rifiuto lasciato nei pressi dell'esercizio commerciale e in un raggio di dieci metri dal confine dell'area esterna eventualmente data in concessione; utilizzare portatovaglioli che ne impediscano lo spargimento a causa del vento.
«Queste ordinanze – spiega il sindaco Italia – non non vogliono avere alcun carattere persecutorio ma sono la semplice applicazione di norme generali, già previste nell'ordinamento, e intendono sensibilizzare gli operatori. Occorre compiere un salto di qualità e considerare i luoghi in prossimità degli esercizi commerciali come se fosse casa propria. La diffusione della raccolta differenziata, imposta dalle leggi, e del porta a porta risponde proprio a questa principio: ciascuno deve fare la sua parte per la pulizia della città. Spesso – conclude il sindaco Italia – questi locali sono il biglietto da visita di Siracusa. Sarebbe bello se fossero da esempio».
L'abbandono dei piccoli rifiuti di natura alimentare, si legge nell'ordinanza, “comporta problemi di natura igienico-sanitaria e arreca pregiudizio al decoro e all'immagine della città con conseguente nocumento alla fruibilità e all'economia”.