Ostia si promuove con uno spot citando la 'testata' di Spada
Uno sketch radiofonico del X Municipio per promuovere gli eventi culturali di Ostia si trasforma in una bufera nella calda estate romana. Durante lo spot, in rotazione su una delle principali radio della Capitale, l'attore minaccia ironicamente il suo interlocutore di dargli una "testata", facendo un implicito riferimento al grave episodio avvenuto lo scorso novembre a Nuova Ostia, quando Roberto Spada colpì proprio con una testata l'inviato della trasmissione Nemo, Daniele Piervincenzi. "Maggiori informazioni sul sito del X Municipio - conclude l'attore ostiense, Fabio Avaro -. Ostia, un'estate senza testate...meglio che je lo spiego sennò capiscono male". Sull'episodio la consigliera municipale di Forza Italia, Maria Cristina Masi, ha presentato un'interrogazione per chiedere chiarimento alla presidente M5S, Giuliana Di Pillo.
"Ma che voi, aho. Mo' te la do 'na capocciata". Questa la frase al centro delle polemiche dello spot radiofonico pronunciata dall'attore Fabio Avaro al quale risponde l'altra voce riprendendolo: "'Na capocciata a Ostia?!". Il riferimento è chiaramente quello al fatto avvenuto lo scorso novembre in via Forni, a Nuova Ostia, davanti alla palestra di Roberto Spada. Nell'interrogazione presentata dalla consigliera di Fi, Maria Cristina Masi, si chiede chi abbia autorizzato lo spot e quanto sia costato al Municipio. La consigliera chiede alla presidente M5S, Giuliana Di Pillo, "se è normale utilizzare fatti di cronaca che hanno minato l'immagine nazionale e internazionale del litorale della Capitale per pubblicizzare la stagione estiva".
Autore spot "testata" a Ostia, intenzione era sdrammatizzare - "La mia intenzione era quella di sdrammatizzare, di essere autoironici, di dire che a Ostia non ci sono solo coatti e capocciate". Così Fabio Avaro, autore ed interprete dello spot radiofonico che ha citato la testata di Roberto Spada per lanciare gli eventi estivi sul lungomare, commenta le polemiche che stanno invadendo notiziari e social network. "E' stata una battuta su quello che è successo qualche mese fa a Roma - racconta -. Quando sono stato contattato dal Comune per chiedermi se volevo prestare la mia voce allo spot, da cittadino di Ostia mi sono detto felice ed orgoglioso. Ma dissi loro che l'avrei fatto a modo mio". E così Avaro ha scritto il testo della pubblicità, poi approvato dalla giunta M5S. "Mi hanno detto che era piaciuto molto, anche alla presidente - sottolinea -. Hanno elogiato l'ironia del testo, che era risultato molto simpatico, nello spirito dell'estate romana. Sinceramente io non riesco a vedere altro che autoironia nello spot, sarà un mio limite ma è così".