Corruzione, arrestati a Messina politici e imprenditori: anche Emilia Barrile
La Dia di Messina sta eseguendo diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di politici messinesi, esponenti della criminalità locale, imprenditori e faccendieri. Contestualmente sono in corso sequestri di imprese e beni immobili per un valore di svariati milioni di euro. L'inchiesta, denominata 'Terzo livello', ha svelato l'esistenza di un comitato d'affari che per anni ha gestito la cosa pubblica nella città dello Stretto. L'operazione viene condotta dalla Dia di Messina insieme al centro operativo di Catania e ai centri e sezioni di Reggio Calabria, Palermo, Bari, Roma, Caltanissetta, Catanzaro e Agrigento.
C'è anche l'ex presidente del Consiglio comunale di Messina, Emilia Barrile, tra gli indagati dalla Dia che ha eseguito al momento 13 provvedimenti cautelari (un arresto in carcere, dieci ai domiciliari e due misure interdittive) nell'ambito di una indagine della Procura che ha svelato l'esistenza di un comitato d'affari che gestiva la cosa pubblica per fini privati.
Barrile, prima nel centrosinistra, poi passata al centrodestra per transitare alla fine a una lista civica sua, quella de i Leali, è risultata la più votata alle ultime elezioni comunali dove ha preso 2800 preferenze. La lista, però, non ha superato lo sbarramento del 5% e Barrile non è più tornata al Consiglio Comunale. La donna, che è ai domiciliari, é accusata di associazione a delinquere, abuso d'ufficio, atti contrari a doveri ufficio e violazione dei doveri di imparzialità nei confronti della pubblica amministrazione. Tra gli indagati anche l'imprenditore della grande distribuzione Antonio Fiorino.
"Esprimo grande rispetto e apprezzamento per il lavoro della magistratura, ma ormai non mi sorprende piu' nulla. La relazione della commissione antimafia sul consiglio comunale di Catania del 2016, evidenzio' gia' allora l'esigenza di dovere regolamentare l'attivita' dei patronati. Che non va criminalizzata, ma in alcuni casi, per fortuna pochi ma significativi, i patronati diventano luoghi di condizionamento del libero consenso elettorale". Così il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento sull'operazione Terzo Livello a Messina che oggi ha portato alla scoperta di un comitato di affari che avrebbe condizionato l'attivita' del Comune.