Indagato per un sit-in a Pachino, Gennuso: è stato un evento pacifico
I poliziotti di Pachino hanno notificato l’ avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, nei confronti del deputato all'Ars, Pippo Gennuso per il reato di istigazione a delinquere.
In particolare - scrive la polizia - lo scorso 30 marzo si è tenuta innanzi al palazzo del Comune di Pachino, la manifestazione organizzata dal rappresentante legale del “Consorzio Granelli”, alla quale partecipavano circa 50 persone.
Il consorzio Granelli nasce per gestire in forma privata, consorziata, la distribuzione e la fornitura dell’acqua potabile per le civili abitazioni ubicate nelle contrade di Granelli, Chiappa, Costa dell’Ambra e Carrata del Comune di Pachino.
Durante la manifestazione, a cui presenziavano alcuni residenti delle zone interessate, partecipava attivamente l’onorevole Gennuso, coinvolto nella gestione di detto consorzio. Per attirare l’attenzione della stampa presente sui luoghi, il deputato dopo essersi attorcigliato una catena ai polsi, in maniera rappresentativa, rilasciava un’intervista nella quale attribuiva evidenti responsabilità al sindaco di Pachino, per la mancata erogazione dell’acqua in contrada Granelli. Nei confronti di quest’ultimo, peraltro con toni accesi, istigava pubblicamente tutti i presenti a “linciarlo e ad andare oltre”, condotta segnalata tempestivamente alla Procura della Repubblica di Siracusa.
Il video della citata intervista, diffuso immediatamente dopo la manifestazione, veniva successivamente rilevato su alcune note testate giornalistiche on line, acquisito agli atti e trasmesso all’A.G. competente che si determinava ad emettere l’avviso conclusione indagini a carico dell’indagato.
Netta la replica del parlamentare regionale: "“Ho scoperto a distanza di 4 mesi di essere indagato dalla Procura della Repubblica di Siracusa per una manifestazione pacifica tenutasi lo scorso 30 marzo a Pachino, che da parlamentare mi era stata sollecitata da centinaia di famiglie che vivono a Granelli e che sono rimaste senz’acqua”. Lo ha detto il deputato all’Ars Pippo Gennuso, dopo la chiusura delle indagini a suo carico per “istigazione a delinquere”.
“Si è trattato di una manifestazione pacifica, dove non è stato torto un capello a nessuno – afferma il deputato - Mi sono simbolicamente incatenato in segno di protesta, ho pure espresso il mio pensiero, ma senza mai incitare le persone che si trovavano davanti al municipio di Pachino a usare violenza. E’ stata una manifestazione democratica, che si è tenuta in un Paese che dovrebbe essere democratico. Se il deputato di zona non può manifestare per il proprio territorio per motivi igienico – sanitari, significa mettere il bavaglio alla libertà di pensiero e di espressione. Piuttosto dimostrerò nelle sedi competenti, la forma di ricatto da parte del sindaco di Pachino, Roberto Bruno, nei confronti di un consigliere comunale di opposizione e di un cittadino di Pachino, riguardante l’approvvigionamento idrico a Granelli. Su questa vicenda – conclude Gennuso – sono sereno e ripongo incondizionata fiducia nella magistratura”.