Almaviva, Conti (Ugl): "Tribunale di Catania annulla il licenziamento"
"Il tribunale di Catania ha accolto il ricorso presentato dagli Studi legali Cirillo e Romano di una lavoratrice di Almaviva Contact licenziata il 17 febbraio del 2017 che si era rivolta alla segreteria provinciale dell'Ugl Telecomunicazioni, disponendone il reintegro in azienda e condannando la societa' a un pagamento di indennita' risarcitoria commisurata a dodici mensilita' dell'ultima retribuzione globale di fatto e dei contributi assistenziali e previdenziali dal licenziamento al momento dell'effettiva reintegrazione". Ne da' notizia il segretario Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, spiegando che "la lavoratrice era stata licenziata in quanto l'azienda le aveva contestato la ripetuta visualizzazione di un'utenza telefonica in assenza di esigenze di servizio riscontrabili, rivelando, tra le altre cose, una mancanza di diligenza, professionalita' e mancato rispetto delle procedure di lavoro relativamente alla violazione della normativa in materia di protezione e riservatezza dei dati". "Il giudice oltre a non aver ravvisato alcun carattere delittuoso della condotta contestata alla lavoratrice ed escluso che vi sia stata una divulgazione dei dati personali o utilizzo improprio degli stessi per fini personali, pur in presenza di una condotta negligente nello svolgimento dell'attivita' affidata, ha dichiarato illegittima la sanzione applicata, ai sensi dell'art. 18 della Legge 300/70, in quanto la condotta contestata alla lavoratrice rientra tra quelle punibili con una sanzione conservativa sulla base delle previsioni del ccnl delle tlc e non tale da cagionare un licenziamento". "Siamo soddisfatti della sentenza - conclude Conti - perche' nei call center situazioni analoghe sono facilmente riscontrabili e, nonostante ci sia un contratto nazionale di lavoro che stabilisce chiaramente quali siano le sanzioni conservative da applicare, troppo spesso le aziende scelgono quale strumento sanzionatorio la strada del licenziamento".