Taranto, sequestrati un rimessaggio abusivo e 14 barche
Quattordici natanti sequestrati e un'area di rimessaggio abusivo sequestrati. E' il bilancio di un'operazione condotta dalla Guardia Costiera di Taranto in collaborazione con la Polizia locale, in localita' Lido Azzurro del capoluogo ionico. Militari appartenenti al nucleo operativo di protezione ambientale della Direzione marittima di Bari, con la collaborazione di personale della Polizia locale, hanno accertato la presenza di un vero e proprio rimessaggio abusivo di barche realizzato lungo un ampio tratto di costa, constatando la presente di una cinquantina di unita' tirate a secco, di numerosi natanti, pedalo' e carrelli nautici per il trasporto delle unita', incluso un verricello in ferro, utilizzato per il tiro a secco delle unita' e un mezzo meccanico per la movimentazione delle stesse imbarcazioni, barche occupando abusivamente un' area demaniale marittima di superficie pari a oltre 4000 mq.
All'interno dell'area demaniale marittima i militari hanno riscontrato uno stato di diffuso degrado ambientale per la presenza di numerosi rifiuti di vario genere, anche di tipo speciale, tra cui travi in legno, pali in ferro, gavitelli, boe, materiale di risulta cementizio e plastica, con grave deturpamento di tutto l'ambiente circostante, mentre il rimessaggio abusivo realizzato lungo la spiaggia e tratto di costa retrostante ne impediva di fatto la libera fruizione da parte della collettivita'. Pertanto, si e' proceduto al sequestro dei natanti e dei materiali che costituivano, tra l'altro, pericolo per la pubblica incolumita', invitando il Comune di Taranto, intervenuto sui luoghi per quanto di competenza, a provvedere allo sgombero dell'area demaniale marittima abusivamente occupata in modo da renderla nuovamente fruibile alla collettivita'. Si e' proceduto anche alla denuncia di ignoti per le ipotesi di reato di abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo, abbandono incontrollato di rifiuti oltre che deturpamento di bellezze naturali, mentre gli accertamenti proseguiranno per la identificazione dei responsabili dell'abuso. I militari, i tecnici comunali e la polizia locale, hanno riscontrato, in un'ampia area di zona boschiva retrostante , cumuli di rifiuti in stato di abbandono tra cui mobili, frigoriferi, guaine di catrame, pannelli in vetroresina, materiale di risulta cementizio, una vera e propria discarica non autorizzata che si estendeva per un'area quantificata in oltre 1000 mq.
L'Ufficio competente del Comune, preso atto del grave stato di degrado ambientale dell'intera area, dovra' provvedere alla rimozione dei rifiuti di vario genere per la bonifica ambientale dell'intera area.