Palermo, Fiammetta Borsellino: parlare di depistaggi è fallimento
"Quello che dico non ho bisogno di dirlo il 19 luglio. Lo dico giornalmente perche' e' una vicenda che coinvolge cosi' tanto la nostra vita che sicuramente non aspettiamo l'anniversario per fare richieste o ricordare i nostri cari. Il ricordo, la memoria, si coltiva giornalmente". A dirlo, Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio di 26 anni fa, al termine dell'audizione dinanzi alla Commissione antimafia dell'Assemblea regionale siciliana. "Dopo 26 anni, parlare di depistaggi, anomalie, di tempo irrimediabilmente perso, e' un fallimento per il Paese, per tutti - aggiunge - e' qualcosa che si commenta da sola. Non e' una vittoria per nessuno. Il depistaggio inizia nel 1992 perche' fatti emblematici lo evidenziano". "Via D'Amelio viene trattata come una piazza nella quale potesse passare una mandria di bufali, cancellando tutti quegli elementi di importanza investigativa - spiega - gia' allora si forma un gruppo di indagine un po' anomalo perche' vengono dati super poteri a un poliziotto, Arnaldo La Barbera, che era anche stipendiato del Sisde; perche' si comincia a gestire, da parte del gruppo Falcone-Borsellino, un falso pentito, dando a questo gruppo dei poteri esclusivi e sganciando la gestione di Scarantino dal controllo del Servizio Centrale di protezione. Perche' gia' allora si forma una procura di persone di certo non eccellevano per la loro esperienza nel campo dei reati di mafia. Erano giudici giovani, come si sono definiti alle prime armi, esattamente quello che un eccidio, una strage di tale portata non meritava". Secondo la figlia di Borsellino, che ha risposto alle domande dei cronisti al termine dell'audizione, "questa vicenda ha offeso non solo la nostra buona fede, l'intelligenza anche di tutto il popolo italiano e l'onorabilita' di una magistratura che lavora. La procura di Caltanissetta lavora con grande difficolta' perche' comunque arginare o mettere pezze su cose fatte dai predecessori non e' facile".