Sempre più comuni del Sud prendono provvedimenti contro il gioco d'azzardo
Ormai se si entra in un bar o in un negozio di tabacchi le probabilità di trovarci – oltre al caffè, le sigarette e i biglietti dell'autobus – anche delle slot machine sono altissime. Da quando il governo, alcuni anni fa, ha liberalizzato la presenza delle slot sul territorio italiano, la loro presenza è diventata una cosa comune nelle nostre città e nei nostri paesi. Stesso discorso per le più recenti, ma non meno ubique, sale VLT, dove i giocatori possono scommettere fino a notte fonda lontano da occhi indiscreti.
Per alcuni, però, la misura è colma. La spesa pro capite in alcune zone del nostro paese ha ormai raggiunto livelli preoccupanti. Nelle province dove si spende di più, come Rovigo e Prato, la spesa pro capite nel 2016 ha superato i 1.400€.
In Campania e nel Sud in generale la spesa pro capite risulta essere più bassa, fatto però che può anche essere dovuto a un reddito più basso. Infatti la presenza delle slot sul territorio è molto forte. A Napoli, ad esempio, ci sono più di 5.500 tra slot e VLT, 5,7 apparecchi per 1.000 abitanti, con una spesa pro capite di oltre 545 euro. A Caserta si fa peggio, con 6,6 apparecchi per 1000 abitanti e una spesa pro capite di 605 euro. Ma il dato più incredibile è quello di Salerno: in città ci sono 10 apparecchi ogni 1000 abitanti e la spesa pro capite è vertiginosa. 1660 euro.
Per reagire a questo fenomeno, che ha portato a un aumento deciso dei giocatori patologici, diversi comuni italiani hanno deciso di prendere provvedimenti, e alcune municipalità campane sono in prima linea. È il caso ad esempio di Montesano sulla Marcellana, dove il sindaco Giuselle Rinaldi a partire dall'inizio del 2018 ha deciso di limitare gli orari di utilizzo degli apparecchi per la vincita di denaro, che ora potranno essere usati solo dalle 15 alle 23. Un provvedimento simile è stato preso anche a Vallo della Lucania, dove in più le slot sono state vietate nelle vicinanze di scuole, impianti sportivi, biblioteche, banche e ospedali. Anche Trentinara si è mossa contro le slot, limitandone l'uso solo dalle 15 alle 22.
Bisogna però notare che questi provvedimenti non hanno alcun impatto sulle slot machine online AAMS, vale a dire le slot, autorizzate dalla legislazione del nostro paese, che invece di trovarsi nei bar, nei tabacchini e nelle sale da gioco, si trovano online e sono accessibili tramite pc, tablet o smartphone. Queste ultime non sono colpite da alcuna restrizione, che dovrebbe essere implementata a livello nazionale e non a livello locale. Il nuovo governo di Lega e Cinque Stelle prenderà provvedimenti a riguardo? Di sicuro il nuovo esecutivo non pare provare amicizia verso il settore dell'azzardo. Si vedrà.