Pozzallo, presi 11 scafisti: 4 i migranti annegati a Linosa
Fermati gli 11 scafisti del barcone soccorso sabato scorso e che facevano parte delle oltre 400 persone sbarcate tra domenica e lunedi' a Pozzallo dalle navi Protector di Frontex e Monte Sperone della Guardia di finanza. Polizia di Stato, Guardia di finanza e carabinieri hanno sottoposto a fermo comandante e 10 membri dell'equipaggio, dotati di navigatore satellitare e bussola, con l'accusa di aver favorito l'immigrazione di 447 migranti. Il capitano era gia' stato arrestato nel 2004 in quanto scafista. Trenta migranti, non appena si sono avvicinati alla motovedetta che stava per salvarli a largo di Linosa, si sono gettati in acqua. Alcuni parenti ed amici riferiscono che in 4 non sono piu' risaliti mentre gli altri sono stati soccorsi e tratti in salvo. Contestato all'equipaggio anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto. In tempi record sono stati fotosegnalati dalla Polizia Scientifica della Questura di Ragusa tutti i migranti e solo due nigeriani erano gia' stati in Italia ed espulsi perche' irregolari.
Hanno pagato fino a 10 mila euro per raggiungere l'Europa. E' quanto hanno dichiarato i migranti fatti sbarcare a Pozzallo nella notte tra domenica e lunedi'. In tutto 447. Diversi di loro sono stati ascoltati dagli investigatori che hanno fermato gli undici componenti dell'equipaggio del barcone. I migranti, inizialmente molto preoccupati, hanno riferito di aver viaggiato chi nella stiva e chi vicino al ponte comando. Tutti erano concordi nel riferire il ruolo di ogni membro dell'equipaggio: dal capitano al vivandiere, da chi curava le comunicazioni via telefono satellitare a chi distribuiva l'acqua e manteneva l'ordine. I quasi 300 migranti eritrei hanno detto di avere pagato in media 10 mila euro, effettuando diversi passaggi da piu' Paesi, mentre i somali ne hanno pagati in media 6 mila.