Boss di 81 anni comandava da casa: arrestato a Barcellona Pozzo di Gotto
I Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari,Monica Marino, del Tribunale di Messina su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, che ha sostituito ed aggravato la misura degli arresti domiciliari, nell'ambito dell'operazione "Gotha 7" per associazione mafiosa ed altro, nei confronti di Filippo Milone, 81 enne, capo mafia della locale famiglia "barcellonesi", responsabile dei reati di associazione mafiosa ed evasione.
Le indagini hanno accertati che Milone violava le prescrizioni impostegli uscendo dal domicilio per mantenere i contatti con gli affiliati e curare gli interessi della consorteria sul territorio. Le indagini hanno confermato inoltre la composizione della leadership del sodalizio, facente capo all'81enne Milone, di delinearne le gerarchie interne e di dimostrare il suo preciso compito di assicurare il mantenimento degli intranei alla locale consorteria, attualmente ristretti per vicende giudiziarie, e delle loro famiglie.
In particolare, l'attivita' investigativa ha dimostrato come l'uomo sia riuscito ad intrattenere, all'interno della propria abitazione ove era sottoposto agli arresti domiciliari, diversi contatti e conversazioni con alcuni affiliati, dando loro precise indicazioni sulla modalita' con cui estorcere generi alimentari a commercianti del luogo da destinare ai componenti della famiglia mafiosa barcellonese, attualmente detenuti.
Le indicazioni del Milone sono state puntualmente osservate ed eseguite, prova ne e' una risultanza investigativa in cui un altro esponente della locale consorteria si rallegra per aver ricevuto un sostanzioso quantitativo di carne.
L'inchiesta ha permesso di dimostrare che l'uomo abbia continuato ad operare con lo stesso metodo mafioso che aveva improntato la sua condotta in precedenza, tanto da curarsi del sostentamento dei detenuti in segno di rispetto, estorcendo a terzi generi alimentari. L'arrestato, al termine delle formalita' di rito, e' stato rinchiuso nella casa circondariale di Messina - Gazzi.