Siracusa, lavoro nero nei cantieri del Castello Maniace: sospese due aziende
I carabinieri di Siracusa hanno scovato tre lavoratori "in nero" in due aziende impegnate nei lavori per la costruzione di un chiosco nell'area dell'ex Piazza d'Armi del Castello Maniace. Questi interventi sono al centro di una ispezione disposta dall'assessore regionale dei Beni Culturali, Sebastiano Tusa "al fine di valutare le eventuali difformita' dell'opera in corso di realizzazione rispetto al carattere dei luoghi". Nel cantiere, c'erano 5 aziende edili ma solo due di queste usavano manodopera in nero, per cui sono state sospese. Sono state emesse sanzioni per un importo di 21 mila euro.
Sui lavori al Castello Maniace, intervengono Vincenzo Vinciullo, Fabio Alota, Mauro Basile, Salvatore Castagnino e Alberto Palestro. "Non possiamo non esprimere tutta la nostra soddisfazione per l’intervento del Nucleo Ispettorato del Lavoro del Comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa che, questa mattina, hanno effettuato un controllo all’interno dell’area di cantiere presso il complesso Maniace, riscontrando, purtroppo, a quanto pare, la presenza di lavoratori in nero. La cosa che fa arrabbiare e infastidisce non è solo il fatto che ancora, nel 3° millennio si continua a sfruttare i lavoratori, ma che, all’interno di un’area monumentale, sotto gli occhi di tutta Italia, si sia pensato di poter impiegare lavoratori senza un regolare ingaggio. Al Comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, hanno concluso Vinciullo, Alota, Basile, Castagnino e Palestro, va il nostro ringraziamento per l’attività svolta a tutela del territorio e per i diritti dei lavoratori".