Quirinale stupito per i migranti a Trapani, imminente lo sbarco dalla Diciotti
"Sta per iniziare lo sbarco dei migranti che sono a bordo della nave Diciotti. Sono state completate le procedure di identificazione delle persone che erano a bordo, con particolare riguardo a quelle a cui risulterebbero imputabili le condotte che configurano ipotesi di reato. Nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti, a cura della Polizia di Stato, con assunzione delle informazioni testimoniali di tutte le persone che sono state trasportate". Lo afferma il premier Conte in una nota.
"Appena finite le indagini, appena si saranno raccolti tutti gli elementi che permetteranno di indagare e poi di arrestare chi ha commesso episodi di violenza, tutti potranno scendere" dalla Diciotti, "anche perché prima scendono prima testimoniano su chi li ha commessi". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, arrivando a una festa del Carroccio a Barzago (Lecco). Quanto ci vorrà per lo sbarco dei migranti a bordo? "Non tanto. Nelle prossime ore, mi auguro in nottata" ha aggiunto Salvini.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella segue con attenzione la vicenda della nave della capitaneria di porto bloccata al porto di Trapani. E' quanto si apprende da fonti del governo. Il capo dello stato ha avuto anche contatti con il premier Giuseppe Conte.
C'è “stupore” al Viminale per gli interventi del Quirinale e “rammarico” per la scelta della procura sulla vicenda della Diciotti. Lo si apprende da fonti del ministero.
Le "indagini vanno avanti, nessuno minacci i nostri lavoratori. Se il pericolo paventato a bordo della Vos Thalassa non corrispondesse al vero, lo dirà la magistratura". Lo ha detto da Andria il ministro dei trasporti, Danilo Toninelli.
La Procura della Repubblica di Trapani ha ricevuto due informative della Squadra Mobile di Trapani e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato sui fatti accaduti a bordo del rimorchiatore Vos Thalassa l'8 luglio e ha proceduto all'iscrizione di un procedimento penale a carico di Ibrahim Bushara, sudanese, e di Hamid Ibrahim, ganese. Ai due è contestato il reato di concorso in violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell'equipaggio del rimorchiatore.
Al momento la Procura non starebbe valutando la possibilità di disporre provvedimenti cautelari nei confronti dei due migranti indagati. Le organizzazioni umanitarie presenti al molo di Trapani (Intersos, Medici Senza Frontiere, Oim, Save the Children, Unicef e Unhcr) esprimono "profonda preoccupazione per il ritardo protratto nello sbarco di 67 persone presenti sulla Nave della Guardia Costiera Diciotti" e chiedono di "agevolare urgentemente le operazioni di sbarco".