Siracusa: caso Open Land, ridotto a 190 mila euro il risarcimento
Si e' conclusa, davanti al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana la causa risarcitoria intentata dalla societa' Open Land contro il Comune di Siracusa. E' stata infatti pubblicata la decisione conclusiva, che giunge dopo altre cinque sentenze e due ordinanze sulla stessa vicenda. La prima sentenza risale al 2003 e con essa il Cga ritenne il Comune di Siracusa responsabile del "danno da ritardo" arrecato ad Open Land, in relazione a una vicenda inerente l'autorizzazione per la costruzione di un centro commerciale, senza tuttavia quantificare la misura del risarcimento, ma limitandosi a fissare i criteri per la sua liquidazione. Dopo numerose decisioni finalizzate a determinare la misura del risarcimento, a fronte di una richiesta iniziale della societa' di oltre 40 milioni di euro, una prima consulenza tecnica d'ufficio che lo quantificava in oltre 24 milioni, una prima provvisoria liquidazione di 2,8 milioni di euro poi revocata, una seconda consulenza tecnica d'ufficio che lo determinava in oltre sei milioni di euro, la sentenza di oggi fissa il risarcimento nella piu' modesta somma attualizzata di circa 190 mila euro. La decisione ha respinto la maggior parte delle richieste risarcitorie affermando che Open Land non ha assolto all'onere della prova; la prima consulenza tecnica d'ufficio e' del tutto inattendibile; anche la seconda consulenza d'ufficio e' in parte illogica e sproporzionata. La sentenza torna ad esprimere anche perplessita' e riserve sulla prima decisione del 2013 - nel quadro di una vicenda, amministrativa e giudiziaria, da tempo al centro di indagini penali che hanno gia' condotto alla richiesta e all'adozione di misure cautelari nei confronti di diversi soggetti - tuttavia osservando che trattandosi di un giudicato che afferma la sussistenza del danno, pur non quantificandolo, esso non puo' essere piu' messo in discussione e deve essere eseguito.Il Cga ha stigmatizzato la condotta processuale di Open Land e pertanto compensato le spese di lite, e posto le spese della seconda consulenza tecnica d'ufficio a carico di entrambe le parti. Ha anche disposto la trasmissione di tutti gli atti del giudizio alle Procure della Repubblica di Messina e di Roma, per il seguito di loro competenza. Ha infine disposto l'omissione dei dati personali delle parti e dei periti, a tutela della riservatezza delle persone coinvolte, stante la sussistenza di parallele vicende penali.
“La sentenza del CGA chiude una vicenda dolorosa per tutta Siracusa. Se riavvolgiamo il nastro degli avvenimenti degli ultimi 5 anni possiamo ricollegare tanti episodi e tante storie infondate che non solo hanno macchiato il nome e la storia della nostra città, ma anche cercato di distruggere economicamente un Ente solo per interessi economici e personali.
La certezza di operare nel giusto e per il bene di Siracusa ha permesso alla precedente Amministrazione guidata con libertà e coraggio da Giancarlo Garozzo, di resistere in tutte le sedi per difendere il nome ed il prestigio della città, e salvare il Comune dal rischio di un sicuro default. Adesso si volta pagina, con la consapevolezza di avere di fronte ancora tante sfide, ma con la certezza di avere sempre difeso Siracusa e i siracusani onesti”: Lo dichiara il sindaco di Siracusa Francesco Italia, a seguito della sentenza del Cga sulla vicenda Open Land.