Camorra, sgominata a Napoli una gang specializzata in estorsioni
I Carabinieri stanno eseguendo 20 misure cautelari tra Marigliano, la zona Est di Napoli, Castel Volturno, e Bolzano. Colpita un'organizzazione legata alla criminalita' organizzata attiva nell'area di Napoli-Est, specializzata nel traffico di stupefacenti, nelle estorsioni e rapine aggravate dal cosiddetto "metodo mafioso". Recuperate armi e droga ed evitato un omicidio gia' pianificato. Tra gli indagati esponenti di spicco del clan Formicola. Le misure sono state notificate a Napoli, Cercola, Volla, San Giorgio a Cremano, Viareggio e in carceri di varie regioni. I carabinieri del nucleo Investigativo di Torre Annunziata, insieme a quelli delle compagnie competenti per territorio, del X Reggimento Campania e del VII Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano (SA), hanno dato esecuzione a due misure di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata al traffico e alla detenzione di stupefacenti.
Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro preventivo 2 quote sociali, 10 rapporti finanziari e un'auto, per un valore complessivo di 2,5 milioni di euro circa.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di svelare l'esistenza di due gruppi criminali collegati tra loro per la commercializzazione della cocaina.
Una prima piazza di spaccio e' stata individuata nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, con epicentro nel complesso di edilizia popolare denominato Bronx; qui a gestire gli affari illeciti e a introitarne i ricavi erano esponenti di primissimo piano del clan Formicola, la 53enne Giulia, sorella del boss Ciro, detenuto al 41 bis, e i figli e Salvatore e Assunta. Il gruppo aveva rapporti "commerciali" nel comune di Volla con un altro gruppo organizzato intorno alla figura di Pasquale Matarazzo, 39 anni, pregiudicato. Questo secondo gruppo, a sua volta, operava con il placet del clan Veneruso-Rea, egemone a Volla e Casalnuovo, al quale Matarazzo era legato perche' cognato di Salvatore Alfuso, elemento di spicco della cosca. Le indagini hanno evidenziato come, attraverso una rete di pusher che fungevano da corrieri a domicilio, la cocaina veniva ordinata via telefono o attraverso i piu' diffusi social network e consegnata h24 ovunque, anche all'esterno di plessi scolastici a studenti, e a imprenditori presso le loro aziende. Autotrasportatori, presso il Centro agroalimentare di Volla, prenotavano in anticipo le dosi e le avevano per consumarle durante il viaggio. Matarazzo, inoltre, attraverso un servizio di 'customer satisfaction', chiamava i clienti per sapere se erano soddisfatti e se era adeguato il taglio del narcotico in relazione al rapporto qualita'-prezzo, rimborsando, all'occorrenza, gli insoddisfatti con dosi omaggio. Documentata l'occupazione abusiva di un appartamento popolare, a Volla, da parte di Matarazzo, che, acquisendo tra l'altro la disponibilita' di un ulteriore appartamento adiacente e sovrastante, ha compiuto illegittimamente lavori di ristrutturazione.