Disoccupato siracusano si dà fuoco tra Cassibile e Floridia: corpo devastato dalle ustioni
Un disoccupato, A.B., 52 anni, di Siracusa, è ricoverato in prognosi riservata in ospedale, a Palermo, dopo essersi dato fuoco all'interno della sua auto. Il suo corpo è devastato dalle ustioni. I carabinieri del comando provinciale hanno avviato un'indagine per ricostruire i fatti. L'uomo, in preda a una crisi, probabilmente per via della mancanza di lavoro e delle separazione dalla moglie, si sarebbe recato a bordo della sua auto, una Fiat Punto, nella zona di contrada Maeggio, nelle vicinanze dell'ippodromo del Mediterraneo, tra Cassibile e Floridia. Dopo essersi cosparso di benzina si è dato fuoco e poi si è trascinato fuori dalla vettura. E' stato soccorso da un passante ha subito avvertito i carabinieri. I militari del nucleo radiomobile arrivati sul posto, hanno immediatamente chiamato un'ambulanza del 118 ed i vigili del fuoco per spegnere le fiamme che si erano propagate nell'abitacolo. L'uomo che aveva ustionati nel 90 per cento del corpo è stato accompagnato all'ospedale Di Maria di Avola, Viste le gravi condizioni di A.B., i medici hanno chiesto l'intervento dell'elisoccorso per il trasferimento al Cannizzaro di Catania e successivamente è stato disposto il trasferimento al Centri ustionati del Civico di Palermo.
DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI SIRACUSA FRANCESCO ITALIA
“La tragedia che ha colpito la nostra comunità con il gesto disperato di un uomo che ha cercato di togliersi la vita per il lavoro perso mi addolora come persona e mi angoscia come Sindaco di una città che sta attraversando un momento di grande crisi economica”: lo dichiara Francesco Italia, che dopo avere appreso la notizia del tentato suicidio dell'operaio siracusano sta seguendo da vicino il decorso della malattia del nostro concittadino.
“Come Amministratori locali- ha aggiunto Italia- possiamo fare ben poca cosa rispetto alla tragedia occupazionale che sta investendo anche la nostra comunità. Troppe persone hanno compiuto gesti estremi in questo periodo di crisi economica.
Occorre che ognuno di noi faccia la propria parte per evitare il ripetersi di situazioni di disagio che portano le persone a compire simili passi. La città è vicina alla famiglia così duramente colpita”.