Palermo, 55 anni fa la strage di Ciaculli: commemorate le vittime
Commemorate stamane le vittime della Strage di Ciaculli, una delle prime compiute dalla mafia nel territorio siciliano 55 anni fa. La cerimonia al cippo posto a memoria dell'eccidio. Gli onori militari, per la deposizione delle corone ai caduti, sono stati resi da un reparto interforze formato da militari dell'Esercito, dell'Arma dei carabinieri e da agenti della polizia di Stato, alla presenza dei familiari e delle piu' alte cariche civili e militari cittadine.
Era il 30 giugno 1963, quando una Giulietta imbottita di tritolo, esplose provocando la morte di sette servitori dello Stato, tra carabinieri, poliziotti e militari dell'Esercito. Nell'esplosione in contrada Ciaculli, rimasero uccisi il tenente dei carabinieri Mario Malausa e il maresciallo capo Calogero Vaccaro, il maresciallo dell'Esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci, i carabinieri Eugenio Altomare e Marino Fardelli, il maresciallo della Pubblica sicurezza Silvio Corrao. Nel 2011 ai militari uccisi in quella tragica giornata, e' stata concessa dal presidente della Repubblica la Medaglia d'Oro al merito civile alla memoria.
Tra i presenti il generale di brigata, Riccardo Galletta, comandante della Legione Carabinieri Sicilia; il comandante militare dell'Esercito in Sicilia, generale di brigata Claudio Minghetti; il generale di brigata Giancarlo Trotta, comandante provinciale Guardia di finanza di Palermo; Giuseppa Scaduto, vicario della prefettura di Palermo; Iolanda Riolo, assessore comunale in rappresentanza del sindaco di Palermo; Dario Sallustio, vicario della questura di Palermo; altre autorita' civili e militari, nonche' le associazioni combattentistiche e d'Arma. La prima autobomba usata dalla mafia contro le istituzioni esplose 55 anni fa tra gli agrumeti della Conca d'oro, nella borgata palermitana di Ciaculli, ricordata per i suoi mandarini e feudo della famiglia mafiosa dei Greco. "La strage di Ciaculli - e' stato detto - e' una ferita lunga cinquantacinque anni che non possiamo dimenticare". Le cronache di quel giorno di 55 anni fa raccontano che, nel pomeriggio del 30 giugno, nella zona di Ciaculli una Giulietta Alfa Romeo imbottita di tritolo e parcheggiata nei pressi dell'abitazione di un parente del boss mafioso Salvatore Greco esplose provocando la morte di sette tra carabinieri, poliziotti ed artificieri dell'Esercito.