Migranti: gas lacrimogeni per sgombrare un campus a Parigi
Operazione della polizia per evacuare circa sessanta immigrati che occupano da quasi cinque mesi un edificio dell'Universita' Paris-8 a Saint-Denis. Dopo brevi scontri la polizia, che e' arrivata prima dell'alba, ha usato gas lacrimogeni e ha rapidamente sciolto la catena umana formata da circa 70 migranti a protezione degli immigrati privi di documenti per impedire la loro evacuazione. I 'sans-papiers' hanno quindi iniziato a uscire uno per uno. Un primo autobus che trasportava i migranti aveva gia' lasciato la scena verso le 7, secondo la prefettura. Devono essere portati in una palestra a Raincy, nello stesso dipartimento, per il supporto amministrativo, dove sara' esaminata la situazione di ciascuno. Dal 30 gennaio un'ala del campus che ospita 22.000 studenti a nord di Parigi e' stata occupata da migranti, compresi quelli dell'Africa occidentale ma anche sudanesi ed eritrei, sostenuti da un collettivo e con l'accordo iniziale della presidenza di universita'. Un centinaio di questi migranti - per lo piu' giovani - dormiva in un accampamento a Parigi fino a quando un collettivo di supporto li ha offerto a gennaio di venire a rifugiarsi in questa universita'. Le aule sono state trasformate in dormitori. Il presidente dell'universita', Annick Allaigre, ha inviato alla prefettura di Seine-Saint-Denis un elenco di 133 nomi di persone che potrebbero essere regolarizzate, dopo aver esaminato la loro situazione. La prefettura dovra' verificare se i membri della lista sono presenti tra i 60 espulsi di questa mattina. I migranti avevano chiesto una regolarizzazione collettiva, soluzione esclusa dalle autorita'. Secondo una fonte vicina al caso, la decisione di evacuazione e' stata accelerata dopo la scoperta di casi di scabbia tra il personale universitario. Inoltre, un edificio amministrativo e' stato vandalizzato nella notte fra domenica e lunedi', ha aggiunto questa fonte. In primavera, l'Universita' Paris-8 viveva al ritmo di una doppia occupazione: quella dei migranti ma anche quella degli studenti che, per diverse settimane, hannno protestato contro la riforma dell'accesso all'universita'.