Calenda: andare oltre il Pd, ma è scontro con Martina
Non si può rinviare ancora: l'assemblea di luglio deve convocare subito il congresso del Pd. E' la linea che emerge in ambienti di Area Dem, l'area Pd che fa capo a Dario Franceschini e Piero Fassino. Nel partito nelle scorse settimane si era fatta largo l'idea, sostenuta anche dai renziani, di rinviare il congresso al prossimo anno, magari dopo le europee. Ma la sconfitta ai ballottaggi rimescola le carte e fa crescere il fronte, che include anche la minoranza, di chi ritiene che non si possa rinviare oltre.
Una "navigazione a vista sta portando il centrosinistra all'irrilevanza proprio quando l'Italia ne avrebbe più bisogno. Ripensare tutto: linguaggio, idee, persone, organizzazione. Allargare e coinvolgere su un nuovo manifesto. Andare oltre il Pd. Subito! #fronterepubblicano", scrive su Twitter Carlo Calenda, ex ministro ed esponente Pd, all'indomani dei ballottaggi per le comunali.
"Va preparata per settembre una grande costituente anti sovranista e su questa costituente va mobilitato il Paese superando il Pd", ha detto a Radio Radicale Calenda. "Oggi il Pd ha un limite: non riesce più ad aggregare, ha avuto un logoramento fortissimo derivante anche da una conflittualità interna enorme. Possiamo uscire dall'angolo se allarghiamo moltissimo, se mettiamo dentro movimenti civici, esperienze come quella di Pizzarotti o di Gori in Lombardia. Il Pd non lo può più fare e non più da solo".