Taranto, trovato ordigno bellico durante la bonifica del Mar Piccolo
Una bomba italiana risalente alla prima Guerra Mondiale e' stata rinvenuta nel Mar Piccolo di Taranto nell'ambito delle operazioni di rimozioni di rifiuti previste tra le attivita' di bonifica dal Commissariato Straordinario guidato da Vera Corbelli. Lo annuncia la stessa struttura commissariale.
"La mina - si spiega - e' stata rinvenuta, rimossa e fatta brillare grazie ad una delicata operazione condotta nelle acque del Mar Piccolo. I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo SDAI di Taranto (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno rimosso e distrutto la bombarisalente alla prima Guerra Mondiale. La bomba - spiega ancora il commissario Corbelli - e' stata rinvenuta a 12 metri di profondita' ed a 50 metri dalla calata Vasto da una ditta specializzata nella ricerca di tali manufatti che opera per il Commissariato Straordinario per la bonifica". La bomba, si dice ancora, "e' stata distrutta dai Palombari attraverso le consolidate tecniche tese a preservare l'ecosistema marino.L'ordigno conteneva un quantitativo di esplosivo di circa 16 chili di tritolo, era ancora attivo e pericoloso.
Per il commissario Corbelli, "le attivita' di bonifica e di rigenerazione dell'area vasta di Taranto impattano anche sulla sicurezza dei cittadini, oltre che sulla qualita' dell'acqua e la salubrita' del territorio piu' in generale. Un insieme di interventi seguiti da i migliori professionisti dei diversi settori per rigenerare un territorio strategico e con grandi potenzialita'"."Ringrazio i professionisti della Marina Militare - dice ancora Corbelli -, una delle istituzioni con le quali abbiamo un proficuo accordo di collaborazione che ci permette di intervenire congiuntamente, in tempi rapidi, per le soluzioni delle diverse criticita'".
"Abbiamo raggiunto risultati importanti per la rigenerazione del territorio e dell'ambiente che consentiranno di rafforzare la speranza che questa citta' possa realmente rinascere - sostiene il commissario alla bonifica-. L'intervento di rimozione dei rifiuti ha la finalita' di garantire il ripristino dello stato dei luoghi ed e' propedeutica agli interventi di risanamento e messa in sicurezza dei sedimenti per i quali e' stato gia' pubblicato l'avviso di gara internazionale del valore di circa 32 milioni di euro", conclude Vera Corbelli.
Gli oltre 500 rifiuti rinvenuti sui fondali del primo seno del Mar Piccolo - rende noto la struttura del commissario - sono costituiti da auto intere e parti di esse, fusti metallici e natanti. Inoltre sono stati rilevati un numero significativo di pneumatici di auto ed autocarri, alcuni cassonetti per rifiuti urbani e resti di impianti di mitilicoltura (attivita' produttiva prevalente nell'area) oltre ad attrezzature per la pesca professionale. I rifiuti - si conclude - sono stati tutti geolocalizzati, videoripresi e catalogati".