Cedimento del viadotto sulla Palermo-Catania, Codacons parte civile
Nel processo che si sta celebrando presso il Tribunale di Termini Imerese per il cedimento del viadotto Himera dell'autostrada Palermo-Catania, nel corso dell'ultima udienza il presidente del Tribunale, rigettando le eccezioni dei difensori degli imputati, accusati di omissione di atti d'ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti, ha accolto la costituzione di parte civile del Codacons, assistito dall'avvocato Carmelo Sardella. Escluse, invece, le parti private. Lo rende noto Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons. In quello che rappresenta solo l'ennesimo di una serie di crolli che hanno coinvolto negli ultimi anni le strade siciliane, sono imputati l'ex sindaco di Caltavuturo, un dirigente regionale e dipendenti dell'Anas. Gia' nove anni prima ci sarebbero stati segnali di cedimento del terreno, nell'inerzia generale.
Il Codacons, tramite Sardella, dirigente dell'Ufficio Legale regionale, commenta: "Il Tribunale, ammettendone la legittimazione a costituirsi ha riconosciuto il costante impegno del Codacons per la sicurezza degli automobilisti siciliani. Per il cattivo stato manutentivo della rete autostradale siciliana, infatti, il Codacons ha depositato in questi anni presso le Procure di Catania, Messina e Palermo diversi esposti-denuncia, nonche' un esposto per le gravi responsabilita' nel crollo del pilone al chilometro 61 dell'autostrada Palermo-Catania, chiedendo inoltre l'attivazione di una task force di esperti per il controllo a tappeto di tutta la rete autostradale".