Palermo, l'ira di Zamparini: "Con il Frosinone è stata una gara illegale"
"Abbiamo incaricato i legali di fare ricorso e di supportarlo con tutte le prove. Credo che l'arbitro abbia cambiato la decisione sul rigore perché assediato e intimidito da tutta la squadra, a tal punto da non sanzionare chi ha dato, davanti a lui, una testata a Nestoriwski. E' stato un susseguirsi di cose che non hanno niente a che fare con la legalità, per cui è stato un incontro illegale". L'ha detto il proprietario del Palermo, Maurizio Zamparini, commentando il match di ieri in cui il Palermo ha per per 2-0 contro il Frosinone. Sul 1-0 l'arbitro ha concesso e poi negato un calcio di rigore. "Da quel momento - ha proseguito - l'arbitro ha perso la trebisonda. Faremo i passi necessari sperando d'avere giustizia. Lo spettacolo che ha dato ieri il calcio a Frosinone è stato indecoroso, per il comportamento dei giocatori che addirittura buttavano in campo i palloni per fermare le azioni d'attacco del Palermo. Non sono stati sanzionati né dall'arbitro, né dal quarto uomo, né dal guardalinee".
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha avuto stamattina un colloquio telefonico con il presidente del Palermo Calcio, Giovanni Giammarva, cui ha espresso il ringraziamento della città per l'impegno della società e dei giocatori per il raggiungimento dell'obiettivo della promozione in serie A. Orlando ha affermato che "tutta la città è a fianco della società nel chiedere un intervento degli organi della giustizia sportiva".
"Avremmo voluto assistere a una festa dello sport - ha detto Orlando - e sportivamente avremmo accettato qualsiasi risultato corretto e regolare fosse venuto dal campo, ma abbiamo purtroppo assistito a comportamenti, da parte dei giocatori e da parte dei tifosi del Frosinone, che non fanno onore alla società e al calcio. Per questo, non possiamo che unirci alla richiesta di giustizia avanzata dal Palermo".