Infermiera killer, indagato pure primario per 10 morti a Piombino
E' accusata di aver pianificato e causato la morte di dieci persone l'infermiera dell'ospedale di Piombino (Livorno), arrestata due anni fa perche' sospettata di aver ucciso una serie di pazienti durante la loro degenza nel reparto di rianimazione. Secondo la procura di Livorno, che ha appena chiuso l'indagine, Fausta Bonino avrebbe somministrato ai ricoverati un farmaco anticoagulante, l'eparina. Per il pubblico ministero Massimo Mannucci, a essere coinvolto nell'inchiesta e' anche Michele Casalis, 52 anni, primario del reparto di rianimazione, indagato per omicidio colposo, perche' non avrebbe vigilato adeguatamente.
Nel marzo del 2016 l'infermiera venne arrestata con l'accusa di aver ucciso tredici pazienti, ai quali sarebbero state somministrate iniezioni di eparina. Dopo tre settimane trascorse nella sezione femminile del carcere di Pisa, Bonino era stata scarcerata dal tribunale del Riesame, che aveva accolto la richiesta del suo avvocato. Nel dicembre dello scorso anno una relazione dei periti nominati dal tribunale di Livorno aveva stabilito che dei tredici decessi sospetti, solo dieci sono compatibili con la somministrazione di eparina.