Migranti, il Procuratore di Catania: senza controllo c'è il rischio criminalità
"Il centro di soccorso italiano in mare interviene in un'area Sar che e' stata estesa a 1,5 milioni di chilometri quadrati, circa, a causa del disimpegno delle autorità maltesi che pure dovrebbero presidiare un'area Sar di non modesta estensione lungo la rotta del mare Mediterraneo centrale, ma che, sistematicamente, rifiutano l'utilizzo dei loro porti per l'approdo". La ha detto il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro partecipando alla seconda giornata del convegno nazionale su "Le nuove frontiere dell'immigrazione" promosso dall'associazione di magistrati Area Democratica per la Giustizia (Area Dg). "Dagli atti ufficiali - ha aggiunto Zuccaro - l'aera Sar italiana e' di 500mila chilometri quadrati, e non e' direttamente confinante con le acque territoriali libiche. Tra le due aree si interpone la Sar maltese, che e' di 250mila chilometri quadrati, dove l'autorita' di soccorso di Malta si rifiuta sistematicamente di intervenire alle richieste di soccorso".
Zuccaro aggiunge: "Le dimensioni del traffico organizzato dei migranti non sono una variabile dipendente soltanto dal volume della domanda, che potenzialmente e' inesauribile, e da quello dell'offerta. Ma sono in buona misura condizionate dalle risposte a livello politico, e in minima parte giudiziario, che vengono adottate dalla controparte che piu' di tutte e' coinvolta, e cioe' l'Italia. Se le autorita' italiane rinunciano al controllo del flusso migratorio - ha aggiunto Zuccaro - se le misure adottate non vengono coerentemente applicate da tutte le componenti del sistema Italia, allora il fenomeno sara' esclusivamente governato dalle organizzazioni criminali che operano in Libia in un regime di monopolio".