Violentata da quando era bimba a Bagheria, genitori in carcere
Finiscono in carcere due coniugi accusati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, e solo il marito di violenza sessuale aggravata, ai danni della figlia oggi 21enne, sin da quando quest'ultima ne aveva 7. L'ordinanza, eseguita dalla polizia di Stato, e' stata emessa dal gip di Termini Imerese, Stefania Galli'. Le indagini, svolte dai poliziotti del commissariato di Bagheria, sono partite dalla denuncia della vittima che ha riferito di essere stata costante oggetto delle morbose attenzioni sessuali del padre sin da piccola. Il genitore l'avrebbe costretta, con cadenza quasi giornaliera, a denudarsi e ad avere rapporti. Alle violenze sessuali sarebbero seguite le percosse, i maltrattamenti e le minacce. Nel 2016, a seguito della denuncia della ragazza e dopo i primi riscontri ottenuti grazie alle indagini ed all'acquisizione di certificazioni sanitarie, la vittima e' stata allontanata dall'abitazione familiare e collocata in una struttura protetta, anche per intraprendere un percorso psicoterapeutico. Durante il soggiorno in comunita', i suoi genitori - in particolare la madre - hanno tentato in tutti i modi di riprendere i contatti, ingenerando nella giovane il timore per la propria incolumita' e costringendola a modificare le proprie abitudini di vita e di lavoro.