Rosolini, Spadola "mister 674": premiato un nuovo modo di fare politica
I suoi amici lo hanno innaffiato con lo spumante per festeggiare l'elezione a furor di popolo, ma gli occhi gli diventano lucidi per l'emozione, quando il fratello più piccolo, Riccardo, lo abbraccia nella piazzetta di via Trilussa, a una decina di passi da Piazza Chef, il locale rimasto aperto per tutta la notte tra domenica e lunedì e diventato il quartiere generale del consigliere, Giovanni Spadola. Tra i sedici della nuova amministrazione, è tra i pochi superstiti fra gli uscenti. Dall'11 giugno è il recordman delle amministrative del 2018 a Rosolini per avere ottenuto 674 preferenze. Si tratta di consensi sbalorditivi, anche perchè Spadola con la sua forza elettorale e quella di Peppe Agricola, Emanuele Monaco, Lorena Gerratana (eletti per la prima volta), Evelina Gambuzza, Concetta Armenia, Biagio Galazzo e Giorgio Tela e il resto della squadra, con "Giovani Rosolinesi" al debutto, hanno fatto l'exploit ottenendo 2051 voti pari al 17,45%.
Giovanni Spadola adesso dovrà dimostrare alla città di Rosolini di avere meritato così tanti consensi, ma soprattutto di sapere tenere unito un gruppo che ha piazzato una bandierina sulla scena politica della provincia di Siracusa.
"Voglio ringraziare dal profondo del cuore i 674 elettori che sulla scheda elettorale hanno scritto il mio cognome - dice il giovane imprenditore di Rosolini - ma anche quelli che non mi hanno votato. Sò che in città c'è tantissima gente che mi stima, che conosce la mia storia politica e che sà che mi sono sempre speso per il bene comune. Oggi rispetto a cinque anni fa, mi sento addosso una responsabilità enorme, ma nella mia vita le grandi sfide non mi hanno mai fatto paura. Sia chiaro che la coalizione che ha vinto le elezioni con Incatasciato sindaco, non ha la bacchetta magica, ma affronteremo tutte le criticità denunciate in campagna elettorale. Così come ha detto il primo cittadino in più occasioni, apriremo il Palazzo ai cittadini, opereremo con trasparenza e onestà.
Vigileremo sull'operato dei burocrati, anzi chiederò all'amministrazione una rotazione dei dirigenti dei vari settori, perchè c'è qualcuno che ha piantato le radici e pensa di potere fare il bello ed il cattivo tempo a Rosolini. Il Comune non è un affare privato, ma è la casa di tutti i rosolinesi. Non c'è nulla di scandaloso nell' applicare la rotazione, così come hanno fatto a Siracusa. Serve per un'amministrazione più trasparente. Affronteremo - aggiunge Spadola - anche il problema della sicurezza. La polizia locale dovrà affiancare le forze dell'ordine nel controllo del territorio, soprattutto nelle ore notturne. Giovanni Spadola sarà il vice sindaco di Rosolini? Chiedetelo a Pippo Incatasciato". Sul futuro del Movimento che è risultato il primo partito di Rosolini, Spadola dice: "Riuniremo il direttivo nei prossimi giorni alla presenza degli eletti e di tutti i candidati che hanno preso parte alla competizione elettorale sotto il simbolo di "Giovani Rosolinesi". Ma la mia idea e lo ribadisco, è soltanto una mia idea, è quella di estendere il progetto anche fuori dai confini territoriali per portare avanti un nuovo modo di fare politica, ovvero mettendosi al servizio dei cittadini. Ne riparleremo. Adesso è il giorno dei ringraziamenti e lo ripeto e non soltanto ai 674 miei elettori, ma alla città. E poi - conclude Giovanni Spadola - senza l'affetto e la compattezza della mia grande famiglia, non sarei mai riuscito a raggiungere questa impresa straordinaria".