Compravendita di voti, Siracusa e Rosolini sotto la lente d'ingrandimento
Siracusa e Rosolini sono sotto gli occhi di ingrandimento degli investigatori per eventuali compra vendite di voti. Le due città della provincia di Siracusa interessate al voto delle amministrative del prossimo 10 giugno, così come in altri sei Comuni, sono sotto la lente d'ingrandimento di polizia e carabinieri. Agenti e militari in abiti civili, stanno controllando i candidati nei rispettivi consigli comunali. Nel capoluogo un amministratore uscente ha raccontato di "situazioni indicibili" nei quartiere di Santa Panagia e alla Mazzarrona e aggiunge: "Granata ha parlato di impresentabili, io dico che ci sono almeno una decina di aspiranti consiglieri che sarebbero incandidabili. Avrebbero detto il falso nelle autocertificazioni". A pochi giorni dal silenzio elettorale che scatterà venerdì a mezzanotte, anche gli uomini della Digos scenderanno nelle strade e nelle piazze. Il timore che candidati ricorrano all'acquisto delle preferenze è forte. Potrebbero inquinare e quindi falsare il voto delle Comunali 2018.