Minacciò e rapinò dottoressa della Guardia Medica di Nicolosi: 7 anni in Appello e va in cella
I carabinieri della Stazione di Pedara hanno arrestato il 38enne Giuseppe Signorelli del posto, già agli arresti domiciliari, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Catania, in ordine al reato di rapina aggravata in concorso.
Erano le 4 del mattino del 23 febbraio 2016 quando due soggetti travisati si erano recati alla guardia medica del Comune di Nicolosi e fingendo di necessitare di cure mediche si erano fatto aprire la porta dal medico di turno. Appena all’interno i due malviventi, sotto la minaccia di un’ascia, si erano fatti consegnare dalla donna e da una sua amica che le faceva compagnia, i pochi soldi in loro possesso ed i telefoni cellulari. I due, visibilmente contrariati ed in preda ai fumi dell’alcool, non contenti del magro bottino racimolato, dapprima distrussero parte degli arredi dei locali per poi costringere le vittime a salire a bordo dell’autovettura di proprietà di una delle due donne per recarsi in uno sportello bancomat e costringere la dottoressa, sotto minaccia e dopo aver malmenato l’amica, ad effettuare diversi prelievi per un totale di circa 500 euro in contanti. Per poi abbandonarle in una zona isolata del comune pedemontano da dove, grazie al cellulare di un cittadino, riuscirono a chiamare i carabinieri. I due criminali furono quella stessa notte catturati dalle pattuglie dell’Arma attivate tramite il 112 del Comando Provinciale di Catania. Giudicato colpevole dai giudici di appello il reo dovrà scontare una pena equivalente ad anni 7 di reclusione. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.