Caporalato, migranti sfruttati e pagati 3 euro l'ora: blitz a Ragusa
Cinque imprenditori denunciati nel Ragusano per sfruttamento dei lavoratori. Gli uomini della Squadra mobile e dei commissariati di Modica e Vittoria hanno controllate sette aziende agricole e zootecniche tra Ragusa, Ispica e Vittoria. Settanta i braccianti agricoli e allevatori di bestiame identificati e controllati, molti irregolari (romeni, centro-africani, albanesi, bengalesi, indiani e italiani). Gli imprenditori segnalati - tre del settore zootecnico, due del settore agricolo - hanno fatto lavorare cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale. Dalla testimonianza dei lavoratori e' emerso che la paga per tutti (anche quelli con contratto) era di 25 euro al giorno per 8 ore circa, ovvero 3 euro per un'ora di lavoro. Gravi le condizioni di degrado all'interno dell'azienda zootecnica ed in particolar modo nei magazzini trasformati in abitazioni totalmente inadeguate, come certificato dall'Asp di Ragusa. Altri due imprenditori hanno commesso un reato connesso all'impiego di manodopera clandestina, avendo assunto tre centro africani e tre operai, albanesi tutti irregolari. L'Ispettorato del Lavoro, l'Inps e l'Asp hanno sanzionato per decine di migliaia di euro gli imprenditori controllati: sono in corso accertamenti per la verifica di altre irregolarita'. Nessuno dei lavoratori poteva godere di ferie o di assenza per malattia. Due le aziende virtuose che operavano nel pieno rispetto delle normative, sia per quanto riguarda l'impiego dei dipendenti sia sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell'uso di fitofarmaci e della tracciabilita' dei prodotti biologici. "La polizia di Stato continua a vigilare sul rispetto delle norme al fine di tutelare i lavoratori costretti per il loro stato di bisogno - dice il capo della Squadra mobile Antonino Ciavola - ad accettare lo sfruttamento da parte degli imprenditori. Il controllo e' fondamentale anche per gli imprenditori onesti che non riescono a battere la concorrenza di chi viola le leggi, pertanto chiedono maggiori controlli".