Governo, Mattarella concede tempo a M5s e Lega ma Cottarelli è pronto
Ancora tempo. In una crisi che non finisce mai, Sergio Mattarella da' ancora qualche ora a Lega e M5s per verificare se puo' partire il governo giallo-verde. Dopo aver ricevuto due volte Carlo Cottarelli e una volta Luigi Di Maio al Quirinale, il Capo dello Stato concede l'ennesimo supplemento di indagine per evitare elezioni anticipate. E dunque valuta "con grande attenzione" la proposta avanzata dal leader grillino di un nuovo tentativo del governo guidato da Giuseppe Conte, con uno spostamento di Paolo Savona dal ministero dell'Economia ad un altro dicastero.
Un'opzione che era gia' stata esaminata la scorsa settimana nelle telefonate tra partiti e Quirinale, fino al colloquio informale avuto da Sergio Mattarella prima con Matteo Salvini e poi con Luigi Di Maio domenica scorsa. Ma domenica sia il leader leghista che quello pentastellato avevano respinto la possibilita', pur se con piu' vigore il primo del secondo. E lo stop dei due alla mediazione tentata dal Presidente aveva portato al fallimento dell'incarico a Conte, seguito in pochissimi minuti dall'annuncio dell'incarico a Carlo Cottarelli.
Un governo, quello dell'ex mister spending review, che era destinato a non avere la fiducia, ma che avrebbe garantito una gestione neutra dei prossimi mesi, fino alle elezioni anticipate. Era, di fatto, la messa in atto dell'ipotesi di governo di tregua annunciato da Mattarella al termine del terzo giro di consultazioni. Allora la 'minaccia' aveva spinto Lega e M5s a cercare un'intesa a due, naufragata domenica sul nome di Paolo Savona.
Lunedi', di nuovo, la stessa dinamica, quasi lo stesso film di tre settimane fa, con Cottarelli che vestiva dal vivo i panni del premier di servizio. In caso di suo fallimento, ci sarebbe solo il voto a fine luglio, ma questa evenienza ha messo in allarme i partiti, nonostante le dichiarazioni ufficiali. Anzi, in realta', Salvini anche ufficialmente ha chiesto che non si voti ad agosto. Il M5s e' quindi andato a Canossa, ritirando la richiesta di impeachment.
E oggi Di Maio e' salito al Quirinale per un faccia a faccia con Mattarella, cui molto probabilmente ha spiegato, scusandosi, le ultime giornate di attacchi frontali. Il Presidente avra' evitato di tornare sulle accuse al suo operato, sara' passato sopra alle intemperanze del giovane leader e ha invece chiesto se non fosse proprio possibile riaprire la trattativa. Del resto il Presidente ha sempre spiegato in tutti i modi di non voler lasciare nulla di intentato per la nascita di un governo politico, nessuno deve poter pensare che un fallimento di tale ipotesi abbia una delle cause nel Capo dello Stato. Che ha ricevuto in queste ore segnali di trattativa ancora in corso ed ha voluto fermare gli orologi, d'intesa con Cottarelli.
Ora la palla passa a Salvini, che non chiude. Entro domani Mattarella attende di sapere se la pausa ha avuto effetto, se il governo Conte dato per morto puo' risorgere, senza Savona al Mef.
Nel frattempo, come una inesorabile clessidra, il governo Cottarelli e' pronto. La lista dei ministri completata e il lavorio per arrivare a una non sfiducia in stato avanzato. Perche' se fallisse anche quest'ultima mediazione M5s-Lega, l'economista scioglierebbe la riserva, giurerebbe e si presenterebbe alle Camere. Se tutti fossero d'accordo sulla linea dell'astensione (a cui in realta' oggi M5s ha detto no), Cottarelli potrebbe varare una minimanovra per sterilizzare l'aumento dell'Iva e portare il Paese al voto in autunno.
Se qualcuno gli votasse contro, Mattarella accetterebbe le dimissioni del governo e scioglierebbe le Camere per far votare in estate. Il countdown e' partito, da domani si capira' se a giugno nascera' il governo Conte o il governo Cottarelli.