Modica, Peppe Vessicchio: la bellezza di questa città mi emoziona sempre
Oltre ad essere il direttore d’orchestra più amato d’Italia, da qualche anno a questa parte, Peppe Vessicchio è diventato un grande ammiratore di Modica. Un affetto ricambiato dai modicani, come ha dimostrato la recente tappa del tour Conad.
“Modica a me dà molto – dice il Maestro - io spero di poter lasciare, insieme al Grande viaggio Conad, un segno dell’attenzione che l’Italia intera ha per le realtà che vengono chiamate “minori” ma che poi si rivelano “maggiori” per tanti aspetti, là dove minore è solo una parola che indica specificità per tanti aspetti, non assolutamente il merito. Modica ha tantissimi meriti e noi speriamo, attraverso il concerto e attraverso l’attività di Conad, di sollecitare anche la riflessione sul tessuto sociale e su un territorio che sta già rispondendo con grande energia alle problematiche che la crisi mette in risalto”.
Peppe Vessicchio è un grande cultore della memoria. “Trovare la memoria in un monumento che ce la segnala ogni giorno è più facile, questo è bellissimo: passare davanti alla chiesa di San Pietro o di San Giorgio è sempre una fortissima emozione, o vedere, comunque, i segni di questa ricchezza culturale, di conoscenze del passato, delle architetture. Il bene che noi possiamo riscoprire ci viene soltanto dalla capacità di ricollegarci con la memoria. E, quindi, i nostri anziani, innanzitutto: senza di loro ci mancherebbe una gran parte della nostra conoscenza, queste sono opportunità importanti. L’arte ce lo ricorda tutti i giorni. Qualcuno la vive come una belluria senza altri dati; io, invece, ogni volta resto estasiato e mi viene da pensare a coloro che l’hanno progettata, che l’hanno voluta, e dico: se avessimo la capacità di ricollegarci a questo spirito, gran parte dei problemi che abbiamo oggi sarebbero alle nostre spalle”.