Russia: choc per l'omicidio a Kiev del giornalista anti-Cremlino
La comunita' liberale russa e' sotto choc dopo l'omicidio del giornalista critico del Cremlino Arkady Babchenko, ucciso a colpi di arma da fuoco in Ucraina dopo aver lasciato Mosca dopo una serie di minacce.
Famoso corrispondente di guerra russo, Babchenko, 41 anni, e' stato assassinato martedi' sera in un agguato tesogli da un sicario sulle scale del palazzo in cui abitava a Kiev, dove si era trasferito l'anno scorso. Babchenko e' morto in ambulanza durante la corsa per l'ospedale. "Arkasha sparava direttamente dal fianco ogni giorno in modo cosi' sfrontato che a volte anche chi era vicino a lui si sentiva a disagio", ha scritto Pavel Kanygin, un giornalista della Novaya Gazeta, riferendosi al suo amico con il suo soprannome. "Questo e' un attacco terroristico contro la comunita' del giornalismo sia in Russia che in Ucraina: gli assassini hanno attaccato tutti noi scegliendo il piu' sincero, rumoroso e coraggioso, quello che e' agli occhi del pubblico".
Il giornalista e' stato colpito tre volte alla schiena e il suo omicidio ricorda quello di un altro importante critico del Cremlino, il politico Boris Nemtsov, ucciso a colpi di arma da fuoco vicino al Cremlino nel febbraio 2015. Babchenko e' stato ucciso meno di un mese dopo l'avvio del quarto mandato presidenziale di Vladimir Putin e mentre la Russia si prepara a ospitare la Coppa del Mondo di calcio dal 14 giugno al 15 luglio. Prima di fare l'inviato di guerra, Babchenko ha combattuto nelle due campagne cecene della Russia negli anni '90 e nei primi anni 2000. Ha ripetutamente affermato di aver affrontato minacce di morte.
Ha collaborato con diverse testate, tra cui il principale quotidiano di opposizione Novaya Gazeta ed e' diventato un accanito blogger, accusando le autorita' russe di massacrare i critici del Cremlino e scatenare guerre in Ucraina, Siria e altrove. I suoi post sempre piu' bizzarri spingevano costantemente i confini del buon gusto e alcuni dei suoi colleghi e seguaci avevano smesso di leggergli negli ultimi anni. I sostenitori del Cremlino hanno lanciato una campagna di intimidazioni e molestie contro Babchenko dopo che aveva scritto su Facebook che non era dispiaciuto quando un aereo che trasportava un coro militare russo si era schiantato nel Mar Nero nel dicembre 2016 durante un volo per la Siria.
L'omicidio di Babchenko ha suscitato un'enorme reazione e il dolore tra i liberali russi che sostengono sia stato ucciso a causa della sua professione.