Governo, incarico a Conte: sarò avvocato difensore dell'Italia
Dopo quasi due ore di colloquio, Sergio Mattarella conferisce l'incarico a Giuseppe Conte, nome indicato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini dopo settimane di trattative. Il giurista accetta l'incarico con riserva e annuncia che svolgera' un giro di consultazioni con le forze politiche, per poi tornare al Colle "nei prossimi giorni e sciogliere la riserva" e presentare al Capo dello Stato la lista dei ministri.
Conte si presenta ai giornalisti nella sala stampa del Quirinale e parla per circa 4 minuti. "Saro' l'avvocato difensore dell'Italia", scandisce. Quindi, mette subito in chiaro che l'Italia resta saldamente in Europa e conferma la sua posizione in ambito internazionale. Ma mette subito in chiaro anche un'altra cosa, questa volta tutta politica: il programma con cui si presentera' davanti alle Camere per chiedere la fiducia si basera' "saldamente" sul contratto di governo e sulle intese sottoscritte da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il giurista e professore di diritto, al centro di un'aspra polemica sul suo curriculum, e accusato di essere un mero esecutore, tiene a specificare che il suo ruolo non sara' affatto quello. Del resto, spiega, "ho dato un contributo al contratto su cui si fonda l'esecutivo", dice come a specificare che il suo non e' stato un ruolo da spettatore, e garantisce: "Quello che si appresta a nascere sara' il governo del cambiamento".
"Mi ripropongo di essere l'avvocato difensore del popolo italiano senza risparmiarmi e con il massimo impegno e responsabilita'", sottolinea riferendo che "con il presidente della Repubblica abbiamo parlato della fase delicata che stiamo vivendo. E delle sfide che ci attendono e di cui sono consapevole. Cosi' come sono consapevole della necessita' di confermare la collocazione europea e internazionale dell'Italia". Infine, chiarisce di aver ben presente le sfide che lo attendono, e non intende sottrarsi, anzi delinea quale sara' la sua direttrice di marcia: Il futuro governo "dovra' cimentarsi da subito con i negoziati in corso sul bilancio europeo, sulla riforma del diritto di asilo e il completamento dell'unione bancaria. E' mio intendimento impegnare a fondo l'esecutivo su questo terreno, costruendo le alleanze opportune e operando affinche' la direzione di marcia tuteli e rifletta gli interessi nazionali".
Esultano Luigi Di Maio e Matteo Salvini, entrambi pronti a far parte della squadra di governo. "Dopo tante ingiustizie, inizieremo a fare giustizia in questo Paese", promette il capo politico pentastellato. "Sara' il governo dell'orgoglio", afferma il leader della Lega, che mette i puntini sulle 'i': "Noi non andiamo" in Europa "a sfasciare niente, andiamo a ricostruire ma con orgoglio". Ora, conclude, "basta essere subalterni".
Caustico il primo commento di Matteo Renzi: "Conte si e' proposto come l'avvocato difensore del popolo italiano: noi ci costituiamo parte civile. Parte civile per verificare se realizzeranno le promesse della campagna elettorale. E parte civile nel modo di fare opposizione". Non e' da meno il segretario reggente del Pd: "Noi siamo pronti a fare un'opposizione netta e costruttiva", spiega Maurizio Martina, "al Professor Conte che si proclama avvocato dei cittadini diciamo che l'Italia non si governa come fosse in Tribunale". Forza Italia conferma la linea dell'opposizione: "Non voteremo la fiducia a un governo che nasce con un programma che ci preoccupa. Saremo vigili su un esecutivo che nasce sbilanciato sul M5s, di cui non abbiamo alcuna fiducia e che reputiamo immaturo per guidare l'Italia", attacca la capogruppo azzurra al Senato, Annamaria Bernini. Non fa sconti al premier incaricato Giorgio Mule', portavoce dei gruppi parlamentari azzurri: "Giuseppe Conte ha rivendicato e messo il timbro su un contratto intriso di statalismo e contrario allo sviluppo che, parole sue, costituira' il fondamento dell'azione di governo. Basta questo per rendere palesi tutte le fortissime preoccupazioni che nutrivamo". Quindi avverte: "Sappia il professor avvocato Conte che Forza Italia non gli concedera' alcuna attenuante".