Mafia: all'università di Palermo le 'Parole rubate' di Falcone e Borsellino
Chi ha rubato il diario di Giovanni Falcone, al ministero della Giustizia? Chi ha rubato l'agenda rossa di Paolo Borsellino in via d'Amelio? In occasione del 26esimo anniversario della strage di Capaci, "Una notte per non dimenticare, un viaggio fra memoria e legalita'" nell'atrio della facolta' di Giurisprudenza a Palermo, a partire dalle ore 21 di oggi, martedi' 22 maggio. Si inizia con "Le parole rubate", di Salvo Palazzolo e Gery Palazzotto. Gigi Borruso sul palco ripercorre i misteri che ruotano attorno alle stragi Falcone e Borsellino. Musiche di Marco Betta, Fabio Lannino e Diego Spitaleri. Un'iniziativa degli studenti con il patrocinio dell'Universita' di Palermo, della Lumsa, della Fondazione Falcone e del Conservatorio Bellini. Sul palcoscenico, le tracce dei ladri di parole si sovrappongono attorno al computer e alla borsa dei magistrati assassinati nel 1992. Del diario di Falcone aveva parlato un mese dopo la strage il giudice Giuseppe Ayala: "Una sera, nella sua stanza a Palazzo di giustizia Giovanni mi disse: 'Prendi un sorso di whisky, devo terminare una cosa'. Quando fini' di scrivere sul computer portatile mi guardo'. 'Sto annotando tutto quello che mi sta succedendo per ora in ufficio. Qualunque cosa dovesse accadere, tu sai che e' tutto scritto'". Ma nei computer di Falcone, risultati manomessi, non e' stata trovata traccia di quelle parole. L'agenda rossa di Borsellino, contenuta nella sua borsa, e' scomparsa invece nell'inferno di via d'Amelio.