Migranti, a Palermo la Casa dei giovani: nuove sfide d'accoglienza
Nasce a Palermo, a Ballaro', Casa Santa Chiara, un luogo che testimonia con la sua presenza, nel quartiere dell'Albergheria, un modello di accoglienza e condivisione per migranti appena maggiorenni arrivati in Italia da minori non accompagnati. Una esperienza di coabitazione, innovativa e sostenibile, avviata grazie al progetto Ragazzi Harraga, coordinato da Ciai, Centro italiano aiuti all'infanzia, e realizzato da un'alleanza di partner locali e nazionali nell'ambito dell'iniziativa "Never Alone, per un domani possibile". Per un anno i primi otto ragazzi selezionati abiteranno a Casa Santa Chiara, mentre saranno accompagnati a proseguire il loro cammino personale verso l'autonomia. Al termine dei 12 mesi, questi giovani passeranno la staffetta ad altri compagni che, con la garanzia di un alloggio, avranno la possibilita' di rafforzare il loro percorso di inserimento nella realta' cittadina.
Casa Santa Chiara e' un progetto sostenibile sul lungo periodo grazie all'apertura, a settembre, di una foresteria all'interno dello stesso complesso, in cui altri giovani migranti troveranno impiego. "Casa Santa Chiara e' insieme un progetto pilota e un tassello importante di Ragazzi Harraga - dice Paola Crestani, presidente Ciai - dopo 50 anni di attivita' in Italia e nel mondo perche' nessun bambino si senta mai solo, questo intervento rappresenta per noi un traguardo nell'accoglienza, nell'inclusione, nel lavoro di rete con tanti partner, ciascuno prezioso e indispensabile per assicurare accoglienza e piena inclusione nella societa'".
La struttura, inaugurata oggi pomeriggio alle 17.30, parte del complesso della parrocchia Santa Chiara, e' stata ristrutturata di recente grazie al progetto Ragazzi Harraga. "Si tratta di una vera e propria casa con spazi ampi e ospitali, dedicata a ragazzi appena maggiorenni che, fuoriusciti dal circuito dell'accoglienza istituzionale, hanno pero' bisogno ancora di un sostegno verso la piena autonomia", dice Alessandra Sciurba che per Ciai coordina il progetto. Per 400 minori migranti soli il progetto ha dato avvio a percorsi laboratoriali e di inserimento lavorativo, ma la scelta e' di occuparsi anche di quel momento delicatissimo che e' il passaggio alla maggiore eta', quando anche i migliori processi di inclusione rischiano di venire vanificati se, di colpo, si abbandona questi ragazzi a loro stessi.
La vita quotidiana a Casa Santa Chiara sara' un ulteriore passo in avanti, viene sottolineato, occasione di condivisione e arricchimento personale, momento di rafforzamento ulteriore delle capacita' individuali dei giovani. In una porzione dell'immobile di Casa Santa Chiara sono state predisposte camere multiple e una cucina comune: la coabitazione e la convivenza dara' modo ai ragazzi, che usufruiranno gratuitamente dell'alloggio per 12 mesi, di inserirsi progressivamente nella realta' palermitana, di sperimentare se stessi, di interagire con una comunita' - come quella di Palermo e, nello specifico, del quartiere Ballaro' - luogo di interazione tra culture.