Venezuela: seggi aperti per le presidenziali, 20 milioni al voto
Alle 6 di questa mattina (le 12 in Italia) si sono aperti i 34 mila seggi in 14 mila centri di voto sparsi in tutto il Venezuela, per le elezioni presidenziali e per quelle (anticipate) dei rappresentanti Consigli legislativi dei vari Stati che formano la Repubblica Bolivariana (una sorta di amministrative). Secondo i dati del Registro Elettorale del 10 marzo scorso, saranno chiamati al voto 20 milioni e 526.978 aventi diritto per eleggere il presidente. Mentre per le consultazioni nei vari Stati gli aventi diritto al voto sono 18 milioni 919.364. La differenza, spiegano dal Consiglio nazionale elettorale (Cne) e' che per eleggere il capo dello Stato possono votare solo quelli residenti nel Paese o iscritti nel Registro elettorale all'estero. Da questo Registro sono stati esclusi coloro che risiedono a Caracas che, per legge, gode di un regime amministrativo autonomo.
I candidati, Nicolas Maduro Moros (presidente uscente), Henri Jose Falcon Fuentes (uno dei principali oppositori), Reinaldo Jose Quijiada Cervoni, Javier Alejandro Bertucci Carrero, hanno avuto dal 22 aprile fino a 4 minuti di tempo in Tv e un massimo di 5 minuti per radio al giorno, sia a livello nazionale che locale per illustrare i loro programmi elettorali. I candidati ai Consigli legislativi statali hanno avuto solo 2 minuti di tempo, al giorno, per gli spazi in Tv ed in radio, sia a livello nazionale che locale. Una legge voluta da Maduro ha vietato la propaganda politica che incita alla guerra, la discriminazione e l'intolleranza, cosi' come il messaggio politico astensionista.
Presenti 150 osservatori internazionali di 40 Paesi coadiuvano i magistrati elettorali venezuelani nel controllo che tutto il sistema rispetti le regole.