Caporalato tra Siracusa e Avola, extracomunitari sfruttati
Operazione anti caporalato a Cassibile. Indagate tre persone per sfruttamento del lavoro di extracomunitari. La Guardia di finanza di Siracusa, su delega della procura della Repubblica, ha notificato il provvedimento di conclusione delle indagini preliminari. I fatti risalgono al 2017, quando alcuni migranti presenti nella zona di Cassibile conosciuta come "Case Sudan", stanchi delle imposizioni e dei soprusi dei titolari di aziende agricole siracusane, hanno denunciato tutto alle Fiamme gialle. Le indagini, coordinate dal procuratore Francesco Paolo Giordano, e dirette dal sostituto Tommaso Pagano, hanno permesso di individuare una fitta rete di rapporti tra un extracomunitario che reclutava manodopera e due titolari di un'azienda agricola attiva a Cassibile, Avola e Siracusa, che utilizzavano la manodopera, reclutata dal 'caporale', sottoponendola a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno. I lavoratori operavano in luoghi insalubri, sporchi e senza i dispositivi di protezione. Oltre al 'caporale', che svolgeva funzioni di sentinella nei campi, i braccianti erano controllati con un sistema di videocamere. Il gip Andrea Migneco ha nominato un amministratore giudiziario per l'azienda.