Lavoro: contratto chiuso, protestano i dipendenti del cimitero di Napoli
"Il lavoro è dignita'". Con questo slogan i dipendenti di una societa' che gestisce le luci nel cimitero di Napoli di Fuorigrotta sta attuando un blocco stradale nel corso di una manifestazione davanti al camposanto. I lavoratori protestano contro la cessazione del contratto voluta dalle Arciconfraternite del Santissimo Sacramento, Maria Santissima del Rosario e San Francesco di Paola nei confronti della Seci, l'azienda che da oltre 50 anni gestisce l'intero impianto elettrico dell'unico cimitero completamente privato d'Italia. Ieri in occasione della Festa della Mamma gli operatori hanno acceso in via straordinaria per l'ultima volta le luci votive delle tombe; da oggi sara' sospesa l'alimentazione elettrica e il camposanto restera' al buio. A rischiare il posto di lavoro sono circa 15 persone fra operai, addetti alla manutenzione e personale amministrativo. A stabilire la cessazione del contratto una sentenza di primo grado del Tribunale di Napoli ottenuta dalle Arciconfraternite. Il ricorso presentato dei dipendenti sara' discusso nel febbraio 2020, ma i lavoratori non sono riusciti ad ottenere che la sentenza di primo grado fosse congelata in attesa di pronunce definitive, vedendosi rigettare ben due richieste di sospensiva di esecutivita'. Il 15 giugno dunque dovrebbero consegnare il materiale e le chiavi degli impianti e degli uffici. Le Arciconfraternite intendono gestire in proprio il sistema di illuminazione. La Seci e' una societa' la cui sopravvivenza e' legata proprio a questa committenza al cimitero di Fuorigrotta. Secondo i lavoratori, la decisione delle arciconfraternite e' legata alla nuova gestione vescovile. Come Seci, pero', secondo i loro legali, avrebbero avuto un diritto di prelazione nel caso in cui le Arciconfraternite si fossero rivolte ad un'altra ditta.