Concorso sospetto all'Università di Messina: cinque condannati
Si e' concluso con cinque condanne e un'assoluzione il processo su un concorso per ricercatore alla facolta' di Farmacia dell'ateneo di Messina che, secondo la procura, sarebbe stato "pilotato" e sugli ammanchi di cassa dal fondo economale finiti al centro dell'operazione 'Pacta sunt servanda' condotta dalla Guardia di Finanza di Messina nel 2013. I giudici della Seconda sezione penale messinese hanno condannato a 7 anni Giuseppe Bisignano, ex preside della facolta' di Farmacia, che si era dimesso subito dopo l'inchiesta; 6 anni sono stati inflitti a Giuseppe Teti, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica, e 4 anni a Cesare Grillo, all'epoca dei fatti gestore dell'economato del dipartimento di Farmacia. Inoltre condannati Maria Chiara Aversa, all'epoca dei fatti delegata del rettore, con una pena di un anno e 6 mesi, e Giuseppe Nicoletti professore presso l'universita' di Catania, pena un anno. Per entrambi pena sospesa e non menzione. Assolto per non aver commesso il fatto l'ex rettore Franco Tomasello che doveva rispondere di concorso in abuso d'ufficio. A vario titolo i reati contestati sono peculato, concussione, abuso d'ufficio e falso. Il pubblico ministero aveva chiesto l'assoluzione per l'ex rettore Tomasello e la condanna per gli altri.