Funerali in comune per i tre ragazzi di Floridia: domenica l'addio in Chiesa Madre
Arriveranno domani verso mezzogiorno a Floridia le tre salme dei ragazzi morti nel pomeriggio del 25 aprile in un tragico incidente stradale avvenuto sulla Provinciale 12 che collega la città con Cassibile. Stasera o al massimo domani mattina, la Procura di Siracusa firmerà il nulla osta per la consegna dei corpi di Peppe Marino, della sua compagna Chiara Carrubba e di Giovanni Violano, dopo che il medico legale, Francesco Coco, ha ultimato i prelievi tossicologici sui cadaveri, all'obitorio dell'ospedale Umberto I di Siracusa.
In particolar modo la magistratura siracusana vuole sapere se il conducente della Ford Focus, Peppe Marino, finita in una scarpata dopo essere capottata, era in stato di ebrezza, oppure sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Particolare non di poco conto per chiudere la dinamica dell'incidente.
I feretri verranno portati nelle loro abitazioni per l'ultimo saluto dei familiari e dei parenti più intimi. Quello di Marino in via Fava, quello di Chiara in via Carbonaro, mentre Violano nell' abitazione di via Bordonaro.
E' stato anche fissato il giorno dei funerali. Saranno in comune e verranno celebrati domenica 29 aprile alle 15,30 nella chiesa Madre. Il sindaco di Floridia, Gianni Limoli, che ha cercato di stare il più possibile accanto ai familiari delle vittime, ha proclamato per la giornata del rito funebre il lutto cittadino. "Ho fatto visita ai familiari di Violano - afferma il primo cittadino - ed ho trovato una famiglia distrutta dal dolore. Quello che è accaduto nel pomeriggio del 25 aprile è una cosa tremenda che ha gettato sconforto e dolore all'intera comunità floridiana". Limoli dice di non avere potuto incontrare i familiari di Peppe Marino. "Sono costantemente all'ospedale di Catania dov'è ricoverata la figlia Cristina, l'unica superstite della tragedia. Farò in modo di vederli, prima dei funerali".
Sulle condizioni di Cristina Marino, la prima estratta dalle lamiere contorte della Ford Focus, perchè in vita, secondo quanto si apprende, la ragazza di 18 anni, risponderebbe alla terapia. I medici del Cannizzaro non hanno sciolto la prognosi, ma dovrebbe vincere la sua battaglia per la vita. Le uniche preoccupazioni dei sanitari, trattandosi di una politraumatizzata, è che nello schianto abbia potuto riportare ferite invalidanti.